Agostino Chigi, il principe dei banchieri romani. 361 occasioni il principe del commercio, il quale non usava in casa sua alcun utensile di terra, ma solo d’argento, ricorda l’età degli imperatori romani. In uno di questi sregolati banchetti, tenuto in una loggia sul Tevere, ad ogni portata i piatti d’oro e d’argento, nei quali s’era mangiato, venivano lanciati nel fiume, dove però erano ripigliati da reti nascoste. In un altro banchetto per l'onomastico del Chigi, ogni invitato trovò il vasellame d’argento ornato della sua propria arma. Allorquando, sollecitato da Leone, egli si decise a sposare la sua ganza, ebbe luogo alla Farnesina il 28 agosto 1519 una gran festa. Cosa molto eloquente per le lasse idee di quel tempo quanto a morale, il papa vi prese parte in persona con tredici cardinali, anzi tenue il dito della « sposa » mentre le si metteva l’anello. Al banchetto tenuto in quella circostanza Chigi, con enormi spese, aveva fatto venire da tutte le parti le più. scelte vivande, così fra altro pesci vivi da Francia e Spagna e persino dalle rive del Bosforo. 1 Produce un sensoripugna nte questo scialo, che rivela l’uomo risalito. Migliore memoria si è assicurata il Chigi colla sua carità e il suo grandioso mecenatismo per artisti ed eruditi. A Roma per la liberalità addimostrata in questo campo veniva chiamato « il .Magnifico ». Quantunque personalmente privo di Arera cultura, il Chigi favorì volentieri imprese dotte: così, per esempio, fece impiantare in una sua casa una tipografia, nella quale fu stampato Pindaro, il primo libro greco impresso in Roma. I dotti e letterati Giovio, Bembo, Cornelio Benigno, ma anche l’Aretino furono amici del ricco mercante. * Come protettore dell’arte Chigi gareggiò addirittura col papa. Che questa non sia un’affermazione esagerata ce lo prova uno sguardo alla Farnesina, questo « modello ili abitazione nobile, che sta fra il palazzo urbano e la villa di campagna ». Gli appartamenti propriamente abitabili del piano superiore furono decorati da Baldassarre Peruzzi con pitture architettoniche ; nella stanza da letto Sodoma dipinse le nozze di Alessandro con Rossane e la famiglia di Dario al cospetto del conquistatore del mondo. Al piano inferiore, nel grande portico originariamente aperto, il Chigi fece dipingere la favola di Psiche e Amore secondo il racconto di Apuleio, che allora era molto letto. Raffaello ne diede i deliziosi disegni, dei quali assunsero l’esecuzione sul soffitto colle relative callotte e pennacchi Giulio Romano e Francesco Penni, dipingendo le magnifiche ghirlande intorno Giovanni da Udine. Nella sala contigua Baldassarre Peruzzi rappresentò sul soffitto il cielo stellato, mentre Sebastiano del Piombo pinse nelle lunette delle scene 1 Col Sañudo XXV, 386 e XXVII, 628; cfr. Arch. d. Soc. Rom. II, 66 ss.; Ili, 232, 290 ; Forster 7 s. ; Janssen, Sodoma 107 ; Giorn. d. lett. Ital. XXXIX, 205* * Cfr. Forster 5 e 118.