Malumori tra Leone X e Francesco I. 291 .Mentre avvenivano questi incidenti, le trattative circa una t riplice alleanza tra il papa, Francia e Venezia avevano fatto naufragio causa il rifiuto della Signoria di accogliere una determinazione simile a quella del trattato d’ottobre con Francesco I contro i vassalli disubbidienti, cioè contro Ferrara.1 Fu di importanza decisiva che circa lo stesso tempo Carlo V mandasse un nuovo ambasciatore a Roma nella persona di Juan Manuel, che, « invecchiato in pratiche d’ogni fatta », si addimostrò altrettanto furbo che energico.2 Provvisto di minute istruzioni, di ampie facoltà e larghi mezzi finanziarii, Juan Manuel entrò con grande pompa in Roma IMI aprile del 1520.3 II papa lo ricevette con estrema cordialità e il cardinale Giulio de’ Medici gli offrì abitazione nel suo palazzo della Cancelleria. Manuel presentò un progetto di "trattato, in cui non si doveva cambiare pure una parola sola,4 ma scorse più di un buon anno prima che si raggiungesse un accordo. Coll’universale oscurità della situazione non deve recare meraviglia se il papa parve tentennare a lungo tra Carlo e Francesco. 5 Che se finalmente si decise per l’imperatore e contro Francia, ciò forse fu effetto meno di speranza d’un ingrandimento dello Stato pontificio che di due altri momenti, cioè il contegno affatto imprudente del re francese ed il riguardo preso verso la profonda scossa data all’autorità pontificia in Germania. Il primo turbamento nelle relazioni tra Roma e Francia avvenne fin dal principio del 1520 in seguito alle ingiuste pretese di Francesco I quanto alla curatela di Caterina de’ Medici.6 Probabilmente fu il Cardinal Bibbiena, 7 giusto allora ritornato di Francia, che riuscì a dissipare il disaccordo, ma ben tosto Leone X ebbe nuovo motivo di lagnarsi del suo alleato, essendoché nelle trattative circa una lega tra Roma, Francia e Venezia, egli nel marzo fece la dolorosa esperienza che Francesco non era per nulla 1 Xitti 266 s. * Batjmgakten, Karl V, I, 197; cfr. 281 s. e Höflf.r in Hist. Jahrb. VI, 551 s. Il precedente ambasciatore spagnuolo Pedro Urrea era morto nel 1518 ; sul contegno arrogante di lui cfr. Paris de Grassis appo Hoffmann' 401 s. 3 Sanudo XXVIII, 423. Cfr. colle testimonianze citate da Gregoroviu3 IV, 541, n. 134 e Baumgarten I, 282, anche la * relazione di Ang. G-ermauello 11 aprile 1520 (Archivio Gonzaga in Mantova) nell’App. n. 60 e la * lettera dell’ inviato estense Paolucci, Roma 11 aprile 1520 : Archivio di Stato in Modena. * Sin mudar palabra. Manuel a Carlo V, Roma 12 maggio 1520. itti 303, n. 1. * Heichsiagsakten II, 60. 6 V. lettera 7 gennaio 1520 di Giulio de’ Medici al Xunzio in Francia. G. Staffilo appo Xitti 326 n. 1. 7 Cfr. Bandini, Bibbiena 37 ss. ; Luzio-Renier, Mantova 241. Sul ricevimento n0l concistoro del 9 gennaio 1520 v. Paris de Grassis appo Hoffmann 441. Acta consist, appo Kaxkoff, Forschungen 71 s. Cfr. * Diario nel Cod. Barb. lai. 3552 della Vaticana.