La Biblioteca Vaticana. 453 visando insieme con grande arte dei versi latini durante un guasto dell’apparecchio teatrale. Ora egli era diventato un prelato corpulento quale con spaventosa fedeltà naturale nell’abito rosso del suo ufficio, con la penna in mano e cogitabondo è rappresentato nel famoso ritratto della galleria Pitti attribuito a Raffaello. 1 Allorché in seguito a una disgraziata caduta l’Inghirami perdette la vita (5 settembre 151G),2 Leone X, ricordandosi grato della fedeltà addimostratagli nel tempo del suo esilio, diede l’importante e oro-rifico posto all’umanista bolognese Filippo Beroaldo, che per distinguerlo dall’omonimo zio porta il soprannome di Giuniore.3 Beroaldo, il quale aveva servito al cardinale Giovanni de’ Medici come segretario, era già stato distinto coti varii segni del favore tlel papa ed ora egli non soltanto ebbe la custodia dei tesori librarii pontifìci, ma fu preposto inoltre all’archivio segreto papale conservato a Castel S. Angelo. * Dopo l’immatura morte di Beroaldo, persona fornita di belle qualità, ma spensierata e irrequieta,5 ne divenne successore (settembre 1518) un concittadino del papa, Zanobi Acciainoli, domenicano molto dotto, educato umanisticamente, che si dedicò con grande sollecitudine al suo ufficio e compilò un nuovo inventario non solo della biblioteca, 6 ma anche dell'archivio di Castel S. Angelo. 7 Acciainoli morì molto presto 8 succedendogli nel posto addì 27 luglio 1519, dietro raccomandazione del Cardinal Medici, il dotto Aleandro, 9 il quale coprì la nobile carica con somma soddisfazione dei dotti indigeni e forestieri. *• 1 Cfr. il nostro vol. Ili4, libro III, 8, ove si parla degli eruditi alla Corte di Giulio II. 8 Vedi Giorn. d. lelt. lini. XXXIV, 8. Su Inghirami, che il Nolhac (Erasme en Italie 68) dice le type h plus accompli du prélat romain de la Renaissance, v. il nostro vol. III4, loc. cit. Vedi anche Marini, Lettera 53 ss. e Ciak, Corte-gin no 204. 3 Col profondo lavoro di Paquier, De Ph. Beroaldi iun. vita et scriptis, ParLsiis 1900, v. pure Luzio-Renier in Giorn. d. lett. Ital. XXXVIII, 48 ss. e la letteratura ivi segnata. 4 Cfr. Asse mani I, lxi; Sadoleti Epist. 195 «s.; Müntz, Bibi. 29-31; Paquier, Ph. Beroaldi vita 15 ss. 4 Cfr. Sanudo XXVI, 19; Paquier, Vita 21 ss., 28 ss. Beroaldo non era prete : v. Fant uzzi II, 140. • * Cod. Vatic. nn. 394 S, 3955; cfr. n. 3950. Vedi Muntz, li ibi. 41 s., 50 s.; de Rossi, Bibl. Apost. 43. 7 Pubblicato pel primo da Montfaucon, Bibl. bibl. 1,202-215 e più esattamente da Aretin, Beytràge II», 74 s. Cfr. Blume, Iter III, 24 e Kehr in Nachrichten der Goti. Ges. der Tri*«., 1900, 115s. Marini (Archivi d. S. Sede 23) e Blume (Iter IV, 269 s.) hanno già richiamato l'attenzione sul catalogo, tuttora inedito e compilato nel 1516, dell’Archivio della Camera Apost. 8 Sull’Acciainoli vedi sopra p. 421 e specialmente Mazzuchelli I, 1, 50 s. V. anche Marini, Lettera 69 s., 113. • Vedi Asse mani I, lxii; Rev. d. biblioth. II, 49 s., 68 ; S ADO LETI Epist. 197 ss. Cfr. la testimonianza di Ziegler in Giorn. d. htt. Ital. IX, 451, n. 5.