72 Libro I. Leone X. 1513-1521. Capitolo 2. Fin dal 29 giugno 1515 Giuliano de’ Medici aveva avuto il comando supremo delle truppe papali, ma, poiché ammalò gravemente, l’8 agosto dovette pigliarne il posto Lorenzo, il capitano-dei Fiorentini. A legato presso l’armata pontifìcia fu nominato il cardinale Giulio de’ Medici. 1 Il duca di Savoia, imparentato tanto con Leone X quanto con Francesco I, pensò di fare tuttavia da mediatore allorché i Francesi avevano di già valicato i confini e fece chiedere a Giuliano le estreme concessioni del papa. In una istruzione segreta ! Giuliano dichiarò che come compenso alla sua adesione a Francesco I Leone X voleva : 1° rinunzia alle pretese francesi su Parma e Piacenza; 2° conclusione di pace stabile tra Francia e Spagna in modo che potesse formarsi un’alleanza generale della cristianità contro i Turchi; 3° rinunzia a Napoli in favore della Santa Sede o di un terzo accetto al papa ed all’ imperatore non potendo Leone X sotto nessuna condizione tollerare che il Nord ed il Sud (il capo e la coda d'Italia) della penisola italiana fossero dominati da un medesimo principe, fosse puranco il proprio fratello. In questa istruzione sta una grave prova per dimostrare che non furono viste nepo-tiste il momento che diede veramente il tracollo nella scelta della posizione da parte del papa, bensì la sollecitudine per l’indipendenza politica e spirituale della Santa Sede. aggiungersi le relazioni dell’ambasciatore veneto in Sanudo XX, 471, 478, 508,. 509, 510, 526. Stando a lui il Guisa non sapeva latino e parlava soltanto francese : arrivò a Roma il 2 agosto e ne partì col Montmaur il 9, rimanendo in Curia il solito incaricato d'affari du Solier. 1 Cfr. Sanudo XX, 362 s. ; Manoscr. Torrig. XIX, 245, 247, 248, 249 ; Paris de Gkassis ed. I) ei.icati-Ar.meli.ini 24; Regest. Leimis X, n. 16900; Landucci 350 ; Vettori 308 ; Giorgetti nell’J. refe. stor. Ita!., 4a serie, XI, 212 s. Nel * breve di nomina per « Laurent, Medices reipubl. Florent. gentium armar, capit. generai. » in data di Roma 8 agosto 1515 si legge; « Sane cum dii* fìlius nobilis vir Iulianus Medices noster secundum cameni frater germanus ac gentium armor. ad nostra et diete S. R. E. stipendia militantium capitaneus generalis suis nobis lit-teris signifìcaverit, quod ipse ad suas gentes armor., quas ad Romandiole loca premiserat, ob nonnulla sue valetudinis incommoda... » non possa andare in persona ed abbia pregato di nominare un rappresentante..,, «noi nominiamo te a tale officio » (Begest. Secret. 1195, f. 253 nell’ Archivio segreto pontificio). Cfr. ibid. il * documento originale dell’Are li. di S. Angelo,, arm. VIII, c. 2. Giulio de’Medici era partito il 6 luglio da Roma per Firenze e di qui li 16 agosto per Bologna (v. Sanudo XX, 375: Lauducci 350-351). Il 7 luglio Leone X comanda a Leone Tornabuoni di dirigere le sue truppe alla volta di Bologna. * Breve nell’arm. XXXIX, tonn. 31, n. 19 nell’ Archivio, segreto pontificio. * Pubblicata in Manoscr. Torrig. ed. Guasti XXVI, 180 e pel primo riconosciuta quanto alla sua importanza dal Nitti (61 s.).