60 Libro I. Leone X. 1513-1521. Capitolo 2. Leone X s’affrettò a spiegare che la voce era affatto infondata : giammai, assicurava, esserci stato simile progetto : non potersi ritenerlo capace di volere inimicarsi la Francia, l’imperatore e la Spagna : del resto non conquistarsi un regno con parole : tutta la sua mira essere rivolta alla composizione della pace universale ed in particolare di quella d’Italia. 1 Ferdinando non credette alle assicurazioni del papa : dopo la riconciliazione della Francia colla Chiesa egli e l’imperatore erano pieni della più profonda diffidenza a riguardo di Leone X, diffidenza che era giustificata in quanto che dal dicembre 1513 al luglio 1514 la politica di Leone X in realtà apparve francofila. * Il fatto connettevasi con una nuova piega, che preparavasi nelle condizioni dell’Europa. Dopo la sua riconciliazione con Eoma Luigi XII aveva fatto sforzi disperati per attirare a sè anche la Spagna. A tal uopo egli nel dicembre 1513, mentre, in causa dell’inverno e d’altre circostanze, la guerra taceva, fece fare le più-allettanti offerte al re Ferdinando. Quale premio di un’alleanza offrì la mano di sua figlia Renata, che avrebbe avuto come dote Milano e Genova, per uno dei due nepoti di Ferdinando e la rinuncia a Napoli. 3 Non si giunse a concludere un trattato rispondente a questo progetto, ma il 13 marzo 1514 venne stipulata una tregua d’un anno tra Francia e Spagna. 4 Uno spavento paralizzante s’impossessò del papa alla notizia di questa piega delle cose. I suoi più zelanti sforzi dovevano essere indirizzati ad impedire che la Francia o la Spagna ottenesse la preponderanza in Italia, ed ora, col progetto surricordato di matrimonio, il fantasma .della prevalenza spagnuola in Italia gli si sollevò davanti. 5 Come italiano e come papa egli si sentì sommamente minacciato. Come italiano Leone X, alla stessa guisa che la maggior parte dei suoi connazionali, era penetrato dall’idea che nessuna potenza, 1 Lettera di Giulio de’Medici, 18 aprile 1514, a Goro Ghersio nel novembre 1513 mandato con Filonardi nella Svizzera, in Manoscr. Torrig. ed. Guastt XIX, 66 s. * Le due correnti della politica leonina nel 1514, francofila prima, antifrancese poscia, su documenti dell’A rebivio di Stato in Venezia furono esposte per primo dal Gian in una interessante dissertazione dell'.Ire/). Veneto XXX (1885), 360 s., il quale del resto fa giustamente osservare che quelle due correnti rispecchiano il carattere generale della politica leonina. ■ lubrica anguilla che si contorce e sfugge talora alla mano che tenta afferrarla ». 3 Vedi Dumont IV, 1, 178 s. e Brewer II, n. 144. L’estratto che trovasi in quest’ultima opera fa vedere che è questione non di un trattato realmente concluso, ma solo di una proposta. Ulmann pel primo (II, 484) ha riconosciuto la cosa. Ranke (Roman, und german. Völker 318) e Lanz (142) lasciaronsi ingannare dal titolo traité et articles che è in Dumont. Poiché Huber (III, 403) non fa che seguire Lanz senza badare al Brewer, Ulmann dichiara la sua esposizione; « scientificamente inutile ». 4 Dumont IV, 1, 179 s. Cfr. Lanz 142 s. ; Ulmann II, 492 ss. * Zurita X, 84.