Nuove della guerra. 31<>. e portava larghi mezzi pecuniarii. 1 Gli alleati si accostarono all’Oglio e le cose ben presto si svolsero a loro favore. A loro utilità tornò in ispecie che presso Robecco sull’Oglio Lautrec lasciasse passare senza trarne profitto un’occasione favorevole di battere il nemico in unione coi Veneziani ed occupasse una posizione forte dietro l’Adda. * Quasi allo stesso tempo il duca di Ferrara subì presso Modena una sensibile sconfitta che lo persuase a ritornare nella sua capitale. Un manifesto, che lo scomunicato mandò nel novembre all’ imperatore, conteneva le più violente accuse contro il papa, ma non migliorò per nulla la sua posizione.4 Frattanto gli Svizzeri messi in moto dallo Schinner si erano avanzati da Chiavenna fino al territorio di Bergamo,5 però senza che avessero ancora abbracciata la decisione di muovere direttamente contro i Francesi. I Zurighesi, a dispetto di tutte le rimostranze del cardinale Schinner e di Schonberg, tennero fermo sul' punto di essere obbligati unicamente a difendere lo Stato pontificio : perciò si portarono verso Reggio allo scopo di riconquistare di là le città di Parma e Piacenza appartenenti allo Stato ecclesiastico. Gli altri uomini, circa 6000, non seppero per lungo tempo arrivare ad alcuna conclusione, ma finalmente lo Schinner ottenne che negli ultimi di ottobre si riunissero a Gambara coll’esercito ispano-pontificio sperando che poi moverebbero cogli altri anche contro Milano e non si ingannò. Così — con abuso della nostra religione, osserva il Guicciardini — si videro i cardinali Medici e Schinner colle loro croci di legati circondati da uomini d’armi rabatori, bestemmiatori e omicidi. 6 La congiunzione dei papalini 1 Cfr. Bergenroth II n. 359 ; Iovios, Vita Leonis X, 1. 4. NeU'App. n. 64 il * documento di nomina del Cardinal Medici colla data 30 settembre 1521 (A r-chivio segreto pontificio). * Guicciardini XIV, 3. Sulla colpa del Lautrec v. Ranke, J.Deutsche Gesch. II», 281. 3 Guicciardini XIV, 3. Lancellotti 204. Balan VI, 54. * Il manifesto di Alfonso tuscì per le stampe dopo la morte di Leone X ; un anonimo aderente del defunto pontefice pubblicò ai 6 di gennaio 1522 una 'liflusa confutazione, che fu stampata a Roma in versione italiana e porta il titolo : liesposta alla invertiva qui annexa di Don Alphonso già duca di Ferrara publicata contra la s. e glor. mem. di Leone X sotto pretexto de una liltera script» 'dia Ces. 31la. Translata di latino in vulgare. La Biblioteca di Ferrara possiede un esemplare di questo rarissimo opuscolo. Estratti dai due lavori in Cappelli, Lett. di L. Ariosto3, Milano 1887. Cfr. anche Carte Strozz. II, 469 e Tizio, * Hist. Senen. in Cod. G. II, 39, f. 69b della C h i g i a n a. L’originale della Bulla excommunicationis et privationis Alphonsi, Dat. 1521 XVII Cai. Dee. ¡(15 nov.). nell’ A rchiviodiStatoin Modena. ‘ Il 7 ottobre erano a Chiavenna, il 12 presso Bergamo : v. Fidgenóss. Ab-tchiede IV, 1, 126. * Guicciardini XIX, 3.