Leone X apprende la presa di Milano. 323 fìsici. Non furono semplice raffreddatura, la sua fistola ed emorroidi, ma anche le continue agitazioni quelle che lo cacciarono nuovamente in letto; 1 ai 5 di novembre però il papa era di nuovo guarito.2 II 15 tenne un concistoro e dietro il pagamento di durati 10,000 concesse il titolo di ammiraglio della flotta pontificia a Giovanni Maria da Varano duca di Camerino. 3 II giorno dopo, contro l’uso, il papa fu visto alle esequie d’un cardinale: con ciò Leone volle far vedere che era guarito completamente. Indi si recò alla Magliana, la sua villa di caccia, * ove gli ambasciatori che avevano da riferire novità, andarono di frequente a visitarlo, venendovi ricevuti senza alcun cerimoniale. Così il 23 di novembre il rappresentante del duca di Mantova, Baldassarre Castiglione, ebbe alla Magliana lungo colloquio col papa sugli avvenimenti della guerra e la possibilità di espugnare Milano.5 Nel pomeriggio del 24 novembre arrivò a Roma il segretario del cardinale Medici colla notizia che la [capitale lombarda era stata presa dall’esercito imperiale-pontificio.8 Accompagnato da (liberti si recò tosto alla Magliana. Trovarono il papa che recitava le laudi del breviario e precisamente al versicolo del Benediciti» affinchè liberati dalle mani dei nostri nemici, gli serviamo senza timore» (Lue. 1, 74). La letizia di Leone fu sommamente grande quantunque egli non si nascondesse che con ciò la guerra era decisa solo a metà. Si fece raccontare tutte le particolarità e interrogò minutamente su lo stato dell’esercito, la situazione dei Francesi, la salute del cardinale Medici ed il contegno dei Milanesi. Messi su messi furono mandati a Roma coll’ordine di solennizzare come si conveniva l’avvenimento. Colpi di cannone da Castel S. Angelo lo 'Con San UDO XXXII, 89 cfr. le minute ** relazioni di B. Castiglione al marchese di Mantova, Roma 26, 27 e 28 ottobre 1521 (Archivio fion-saga in Mantova) e Paris de Grassis, * Diarium. (Archivio segreto pontificio). •Sanudo XXXII, 116. * V. * Acta consist. (Arch. concistoriale). Cfr. Sanudo XXXII, 187. ‘Sanudo XXXII, 149. * V, la lettera 23 novembre 1521 del Castiglione (Archivio Gonzaga in Mantova) stampata nella rara pubblicazione per nozze Lettere dipi, del conte D. Castiglione, Padova 1875. * Sugli ultimi giorni di Leone X descritti con capriccioso invenzioni da molti scrittori (Roscoe-Henke III, 477) cfr. specialmente ìf> fededegne e minute relazioni di Bart. Angelelli del 3 dicembre 1521 e di G. Bonflglio del 5 dicembre in Sanudo XXXII, 239 s. e 233; cfr. 187 (ove probabilmente v’ha un errore nella data) e 203-204 estratti dalle lettere del Gradenigo. Lettere del Castiglione in Baschet, Gath. de Midicis 266-267. Cfr. Bergenrotii II, n. 365-366; Brewer III, 2, nn. 1824, 1825; Paris de Grassis appo Ratnald 1521, n. 109 e Hoffmakn 475—477; Alberi II, 3, 71; Vettori 338 (con data errata). * Lettera di Ang. Germanello, Roma 2 dicembre 1521 (A r c li i v i o Gonzaga 1 n Mantova). * Lettera di Stefano Saffa (detto l’Eremita) 1 dicembre 1521 (Archivio di Stato in Modena).