Grazia concessa al cardinale Sauli. 123 tanto ricordate da tutti, che in vista del procedimento contro Riario perfino fra gli aderenti di Leone era nato il sospetto che ora si farebbe vendetta per quanto era avvenuto quella volta. 1 II giubilo con cui i Romani ed i numerosi altri aderenti del liberale Riario ne salutarono la grazia, * come i tratti d’amicizia addimostrati in seguito dal papa al cardinale 3 e la stessa totale restituzione col ridargli il voto attivo e passivo * non l’illusero sì da non vedere che la sua parte in (’uria era tramontata. Alla fine del 1520 chiese e gli fu concesso il permesso di ritirarsi a Napoli.5 La natura magicamente bella della sua nuova residenza non potè compensarlo della posizione perduta nella città mondiale e quest’uomo, un tempo sì amante della vita, che con magnificenza regale aveva vissuto nel più bel palazzo di Roma, divenne melanconico e morì fra non molto, addì 7 luglio 1521 in età di anni 61. 6 La sua salma fu trasportata a Roma e deposta ai Santi Apostoli in un sepolcro sommamente semplice.7 Egli non aveva bisogno di un monumento sepolcrale poiché il suo magnifico palazzo, la Cancelleria, che dovette lasciare alla camera Apostolica, manterrà vivo fino alle più tarde età il ricordo di quest’uomo infelice. Pochi giorni dopo la restituzione di Riario ebbe luogo con rapidità inaspettata anche quella del Saldi, il quale dovette pagare come penale 25,000 ducati. 8 Allorché il 31 luglio entrò in concistoro, il papa ordinò a Paride de Grassis di andare a levare di Castel S. Angelo il Sauli : per provare al guardiano del carcere la genui- 1 Riario saluti fuit aetatis lionor et veteris iniinicitiae respectus, ne Leo patri* vulnera patruique caedein, cui Riarius interinerai, conficto novo crimine ulcisci videretur » dice Iovius, Fila, 1. 4. Cfr. Guicciardini XIII, 3. Non solo i nemici di Leone, come Tizio (v. Grf.gorovius IV, 498, 537, n. 81), ma anche il maestro delle cerimonie, Paride de Grassis, che però era molto amico con Riario, quando questi fu imprigionato credette a vendetta privata (v. sopra p. 114). 2 Si confronti la «lettera, 20 agosto 1517, di Frid. Flavio al card. Riario, che con parole eloquenti encomia la clemenza del papa (manoscritto nella 15 i-blioteca dell'amico mio F a 1 o c i-P ulignani a Foligno). 3 Cfr. la * relazione di Paris de Grassis nell’App. n. 4t>. ‘Vedi S anudo XXVI, 358, 369, 379, 406; Paris de Grassis appo Hoff-MANN 421-423. 5 Xel luglio 1520 Riario « con licentin del papa » s’era recato a Caprarola ( « lettera di A. Germanello al marchese di Mantova, Roma 7 luglio 1520, nellA r c h i-vio Gonzaga in Mantova); ritornato di là, chiese nell’ottobre il permesso di andare a 'Napoli (Sanudo XXIX, 306). Mosse a quella volta il 16 ottobre («diario nel Cod. Barb. lai. 3552 della B i b 1. Vatica n a) arrivando alla nuova residenza sui primi di novembre (Sanudo loc. cit. 406). * Vedi Tizio, * Hist. Senen. nel Cori. (1. Il, 39, f. 17 della C h i g i a n a. 1 Sanudo XXXI, 45. s., 89. Paris de Grassis presso Hoffmann 464-466. Forcella II, 534, n. 1606. Cardella III, 213. Fabronius 285. Cancellieri. Mercato 33. Ciaconius III, 75. È errata la data della morte fissata da molti il 9 luglio; anche il * diario nel Cod. Barb. lai. 3552 della A aticana dà il 7. s Cfr. arra. XXXIX, t. 39, f. 6' nell’ Archivio segreto pontificio.