216 Libro I. Leone X. 1513-1521. Capitolo 7. ghiere, visita della chiesa, elemosine ed altri sacrificii a scopi pii o d’utilità pubblica. Tanno distinte indulgenze plenarie, che tolgono tutte le pene dei peccati, e parziali, che ne levano solo una parte. Nella seconda metà del secolo xi furono impartite ai crociati indulgenze plenarie, che solo il papa come vicario di Cristo può concedere. 1 Una specie particolare di indulgenza plenaria è il giubileo * indetto la prima volta da Bonifacio Vili. Allorché veniva pubblicato simile giubileo, che era fatto conoscere in maniera particolarmente solenne, i confessori ottenevano relativamente a tutti i fedeli, che volessero acquistare l’indulgenza, non solo l’ordinaria giurisdizione, quale aveva il parroco sui suoi parrocchiani, ma eziandio ampie facoltà d’assoluzione pei casi riservati. Sino alla metà del secolo xv i teologi furono divisi quanto all’applicazione di indulgenze ai defunti, rigettandola alcuni o mettendola in dubbio, ammettendola invece altri. Quest’ultima opinione fu accolta universalmente dietro l’influsso delle decisioni di Sisto IV e di Innocenzo Vili ed al principio del secolo xvi non era più combattuta da alcuno scrittore cattolico l’applicabilità delle indulgenze alle anime purganti.3 Poiché l’indulgenza a favore dei morti in fondo non è se non una maniera più solenne di pregare per essi, così, secondo la sentenza generale, la si poteva lucrare anche in stato di peccato mortale, mentre invece per l’acquisto del-l’indulgenza, che i viventi intendevano guadagnare per sé, fu sempre richiesta, oltre alla visita della chiesa ed al contributo in denaro, la confessione. * Quanto al lato dogmatico le bolle papali espongono la dottrina delle indidgenze in modo perfettamente giusto 6 e, per quanto in parecchi punti particolari siano fra di loro lontani, pure anche la maggior parte degli scrittori teologici del medio evo declinante s’accorda nella sostanza : tutti nell’ indulgenza veggono non la remissione delle colpe, ma una remissione della pena ; tutti presuppongono all’indulgenza, che i peccati siano già rimessi da confessione penitente. Negli scritti catechistici, come nelle prediche del secolo xv, la dottrina delle indulgenze è trattata in modo egualmente chiaro che teologicamente esatto. Le prediche tenute negli anni 1501 e 1502 dal famoso Geiler von Kaisersberg, presentano un’esposizione ve- 1 Molto probabilmente già nel 1063 Alessandro II aveva largito un’indulgenza plenaria ai crociati contro i Saraceni in Ispagua : v. Herzog’s, Eealen-zyklop. IXS, 79. * Cfr. su di esso la letteratura del nostro vol. I‘, libro III, 3,1 iu principio n. 3. 3 Cfr. Paulus nella Zeitschr. für kath. Theol. XXIV, 1 ss., 249 ss. * Paulus, Die deutschen Dominikaner 294. 6 Questo vale anche per Bonifacio IX:] cfr. Paulus, Bonifatius IX und dfr Ablass von Schuld und Strafe in Zeitschr. für kath. Theol. XXV, 338 ss. ; v. anche Idem, Tetzel 97 s. e Janssen, Bonifatius IX, 170 s.