-58 Libro I. Leone X. 1513-1521. Capitolo 2. furono personaggi molto importanti. Giuliano, fratello trentaquattrenne di Leone X, era da natura bonario, mite e sensibile, alquanto triste e superstizioso, oltracciò fornito d’ingegno e finemente educato. Come tutti i Medici, addimostrossi amico dei letterati e degli artisti ; fu in molta relazione col Castiglione ed il Bembo : 1 Raffaello dipinse il suo ritratto : * ebbe rapporti eziandio con fra Giocondo e Leonardo da Vinci. Ma Giuliano ebbe propri anche i lati oscuri della sua famiglia : liberalità spendereccia, sconfinato amore al lusso, grande passione ai piaceri3 e sregolatezza morale. Dissolutezze avevano esaurito il suo già debole corpo e fortemente scemato nell’anima sua l’ambizione e l’energia. Un uomo, al quale la concessione di udienze spesso sembrava fatica troppo grave e che sopratutto agognava vita quieta, senza disturbi e piacevole, non era fatto per grandi aspirazioni politiche.4 Di tutt’altra tempra era il giovane Lorenzo. Bello d’aspetto,5 ardito cavaliere ed instancabile cacciatore, buon economo e tuttavia liberale, abile diplomatico, a molti contemporanei sembrò che possedesse tutte le qualità per poter fare una gran figura politica come nipote pontificio, ma per arrivare ad una ^corona esigevansi infinite cose di più : fermezza, forza di volontà, risolutezza, mancanza di riguardi, anzitutto valentia militare. Di tutto questo pare che Lorenzo n’abbia avuto poco. A quanto possiamo conoscere con sicurezza, erano moderate le sue mire : una moglie ricca, un piccolo Stato sicuro e fruttuoso, non più alto salivano in principio le sue aspirazioni : desideri maggiori non rispondevano alla sua natura e furono accesi dal continuo incitamento di sua madre Alfonsina 1 Cfr. Gian, Musa Medicea 12 s., dove principalmente è illustrata a fondo anche l’attività poetica di Giuliano. * Il ritratto di Giuliano a Pietroburgo (granduchessa Maria), di cui si ha una copia negli Uffizi, passa per opera di mano delL’TTrbinate. Cfr. Gruyer II, 21 -1 s. (df. Lipart), Notices ìiist. sur un tableau de Raphaèl représentant Julien de Médicis, due de Nemours, Paris 1867. 3 Significativa è la risposta che Lorenzo dà a sua madre Alfonsina per l’avvertimento relativo ai piaceri carnevaleschi : * « Io mi voglio dare piacere hora -ch’io sono giovane et ch’io posso per haverunpapa ecc. », * Lettera del 28 gennaio 1514. Minutario di lettere del Mag. Lorenzo de' Medici in Carte Strozz. Ili (Archivio di Stato in Firenze). 4 Cfr. la caratteristica che ne dànno Kitti 24 s. e Fester, Machiavelli 113. Molti contemporanei apprezzarono di soverchio Giuliano. Cfr. Piccolomini, Tizio 126 n. Sull’amore che Giuliano aveva pel lusso cfr. Sanodo XX, 103, 110 ; Ioanninensis, Penth. 99 ed il * Catalogo del suo personale di corte in Carte Strozz. X, 177 a. (Archivio di Stato in Firenze). V. anche Gian, Mnm Medicea 10 e 48. 6 Raffaello dipinse il suo ritratto. Gir. Gay e II, 14e ; Reumont-Baschet, Catherine de Médicis 25 ; Verdi 95 ; Delmati, Il ritratto d. duca d'Urbino n. collez. -dei conti Snardi ora Ma.enzi di Bergamo, Milano 1891 ; Mùnte, Raphaèl 429, -cfr. 553. Venturi, Del ritratto di Lorenzo de' Medici dipinto da Raffaello, Modena 1883.