124 Libro.I. Leone X. 1513-1521. Capitolo 4. nità dell’ordine pontificio il maestro delle cerimonie doveva mostrare l’anello di diamante del papa. « Quando appresi la cosa narra Paride, « ne fui sommamente meravigliato perchè il giorno prima il papa m’aveva detto di voler punire il Sauli come suo nemico ». A Sauli però non fu concesso di comparire, come Eiario, colla cappa, sibbene da semplice prete : dovette inoltre obbligarsi a rimanere da principio in palazzo ed a confessare nel concistoro il suo delitto. E così egli dichiarò d’aver cospirato con Francesco Maria della Rovere contro il papa, che anzi col Petrucci aveva voluto avvelenare il papa : umilmente pregò perdono ed assoluzione per i suoi delitti promettendo che in futuro sarebbe il più fedele servitore di Sua Santità. Leone X rispose breve e forte: desiderare che i pensieri rispondessero alle sue parole, temere però che ricadrebbe negli antichi peccati. Ma dopoché ebbe di nuovo domandato grazia e promesso fedeltà, Sauli fu ristabilito nella sua dignità di cardinale, però senza voto attivo e passivo, e nei suoi benefizi in quanto non erano già stati conferiti. 1 Come pel Riario così per quest’altro cardinale tanto profondamente umiliato il resto della vita non riuscì lieto : ei visse affatto ritirato e morì il 29 marzo dell’anno seguente. Leone X lo fece seppellire con tutti gli onori a S. Sabina. ! Frattanto il Cardinal Soderini, pel quale intercedette Francesco 1,3 col permesso del papa erasi recato da Palestrina a Fondi, ove possedeva un podere : egli dovette promettere che non lascierebbe il regno di Napoli. A ragione il papa non si fidava di lui, che solo dopo la morte di Leone X potè tornare a Roma. 4 Il cardinale Adriano Castellesi trovò asilo a Venezia dove arrivava il 13 luglio. Fu sconsigliata la fuga di lui perchè diede occasione al Wolsey di fargli [del danno. Con Leone, presso il quale da varie parti si era interposta intercessione a favore di 1 Paris de Grassis appo Iìatnald 1517, n. 98. Sanudo XXIV, 545 ed *Acta eonaist. (Archivio concistoriale). Da queste fonti risulta che il Car-della III, 357 differisce d’un anno la restituzione. Dal documento in Manoscr. Torrig. XXVI, 198-199 si vede come il papa si assicurasse l’adempimento degli obblighi di Sauli ed anche di Riario. La notizia data dal Vettori (327) che Sauli sia morto in carcere mostra l’ostilità di lui contro Leone X. La * bolla, forse retrodatata, Praecellens auctoritas sull’assoluzione e restituzione del Sauli. Dat. Sonine 1517 Nono Cai. Aug. (24 luglio) A° 5°, è conservata in copia nell'.lrch. S. Angeli, arm. Vili, caps. II, n. 4 (Archivio segreto pontifici o). 2 Paris de Grassis appo Hoffmann 405-406. Cfr. Card ella III, 357-358. La notizia diffusa secondo il Guicciardini XIII, 3 da « interpretatori forse maligni », che il Sauli sia morto di veleno, non è adottata dal Sanudo (v. Cesareo in Nuova Rassegna 1894, II, 16). Cfr. anche Roscoe-Bossi VI, 67. 8 Dejardins II, 478 ss. (ivi leggi 1517 invece di 1516). ‘ Guicciardini XIII, 3. Manoscr. Torrig. XXVI, 268 s. Cfr. Verdi XIV. Nella villa del cardinale, sulla porta d’ingresso vedesi tuttora la sua arma eoa riscrizione: « Restii utum per R. de Soderinis card. Volaterranum A. 1). 1519 a*