Leone X mecenate delle arti. 523 La scoperta antiquaria più importante fatta sotto Leone X avvenne negli scavi eseguiti sul luogo di un santuario cl’Iside presso la chiesa di S. Stefano del Cacco. Da scavi fattivi prima si sapeva che là era vi una grande statua e le nuove indagini diedero uno splendido risultato, perchè vennero alla luce due statue colossali della migliore epoca romana, il Nilo e il Tevere. Leone X acquistò le statue delle due divinità fluviali e le collocò nel mezzo del giardino di Belvedere. Un altro merito del papa quanto alla collezione di antichità fondata dal suo predecessore, sta nell’aver saputo abilmente evitare la cessione domandata da Francesco I del gruppo di Laocoonte. Xè va lasciato senza cenno che Leone X, il quale teneva sotto rigorosa custodia la sua privata raccolta di antichità nelle Logge di Raffaello, rese accessibile a tutti il cortile delle statue del Belvedere e così Roma venne ad avere un secondo museo pubblico insieme alla collezione capitolina I grati posteri ingrossarono i meriti del papa mediceo attribuendogli anche l’acquisto di opere, che indubbiamente venivano dal tempo di Giulio II, quali la Cleopatra e il Laocoonte. 1 * * * 11 fatto singolare, che nella posteriore tradizione Leone X oscurò il suo predecessore, fuor di dubbio molto più impor lui, non è limitato al campo della plastica antica, ma si npe o meno in tutta la sfera dell’attività artistica. La prodiga, ix lità, con cui il Mediceo soccorse i poeti ed eruditi umanistici, e tornata tanto favorevole alla sua memoria, che per seco ì ■ leonina è stata considerata il vero periodo di splendore ce ‘ scimento romano, anzi in genere di tutto il rinascimento ì a < . A ciò contribuì non poco anche l’aureola gloriosa, cJie.cir^ nome de’ Medici; quanto i suoi antenati, e specialmente ì p< ■ Lorenzo il Magnifico, avevano fatto per l’arte si riflette su i i ’ pure il sentimento artistico de’ nepoti Giulio, Giuliano e " de’ Medici e de’ suoi famielìari. 2 Finalmente sulla lama p ■ di Leone X ebbe grande influsso la circostanza che in lui tini i Uesch. des SUituenhoiee jìn ” wuiumit) «ire ...—^______________ Instituth A' (189ii), ¿4 a [¡''f^kartischen Belvedere in Jahrb. d. deutschen archdol. < leopatra si riferisce la ' anche Lanciasti, Scavi 155. Alla statua di Creditum J). ¡erm< (/e inscrizione in * Divers. Cam. LXXI, f. 165b: mu»<■ ap. gub die 18. Dee 759 Vro datila Cleopatre posila super fonte Belvedere portazione di antiche «tat Archivio segreto pontificio). Sull’im-•Sullo collezioni private 'i *a' 0r*rOrin*t> S" ° ■ andolflni, ]jr 1 arte fra i cardinali il Bibbi 11Cotlio dell’Aquila, B. Turini Bibbiena, Cibo e Pucci, fra da Pescia. Cfr. sopra