Opposizione al papato divenuto secolaresco. 401 molto degno di nota come Tizio distingua fra persona e cosa, come, pur con tutta la sua irritazione contro il papa mediceo sempre bisognoso di denaro, sempre in cerca di piaceri, egli trovi talvolta parole di scusa, allorché per esempio, dando relazione del gusto che Leone X provava pei buffoni, osserva che i Fiorentini non facevano sapere al papa alcuna cosa dolorosa e degli affari della Chiesa : ma poi risuona acuto il periodo che immediatamente segue : Pel godimento di simili spassi e piaceri il papa dimentica sè stesso, nè considera qual peso è imposto alle sue spalle; non pensa alla volontà di Dio, ai pericoli che minacciano di Germania, agli errori crescenti ed alle rigorose decisioni dei concilii ».1 Espressioni come le surriferite fanno capire, che anche in Italia s’era diffusa più largamente di quel che per solito si crede una seria disposizione contro il papato. Però questa corrente antipapale non trovava estensione sì generale come nei paesi al nord delle Alpi e la cosa è dovuta all’azione unita di parecchi momenti. Anzi tutto la grande massa del popolo e tutta la vita del medesimo non era in nessun altro paese così intimamente connessa alla Chiesa come in Italia, ove la fede cattolica aveva gettato le più profonde radici. Non si era ciechi, no, davanti agli eccessi del clero basso, alto e supremo, ma in nessun luogo si distingueva cosi rigorosamente tra persona e officio; in tutti gli ordini dominava largamente la persuasione, che come la cattiva legatura non diminuisce il valore di una pietra preziosa, così la peccabilità del prete non può portare danno essenziale al suo sacrificio, ai sacramenti che distribuisce e alla dottrina che espone. Ma eziandio l’oro rimane oro venga poi da mano pura o impura. Si sapeva che motivi materiali operarono in larga scala perchè non nascesse il pensiero d’una rottura col papato. Molti sentivano con una specie di orgoglio nazionale che il centro della cristianità occidentale appartenesse al loro paese. Non pochi avevano il massimo interesse che le cose rimanessero così.2 Finalmente esercitò profonda e potente influenza, specialmente fra le classi colte, la circostanza che ¡sul campo della cultura il papato avesse assunto da un mezzo secolo la direzione nella scienza e nell’arte. 1 Tizio, * Hwt. Senen. nel Cod. G, II, 39, i. 12 della Cliigiana in Roma. * Cfr. Bdrckhakdt, V, 110. Pastor, Storia dei Papi. IV, 1.