24 Libro I. Leone X. 1513-1521. Capitolo 1. di san Leone ed anniversario della cattura del papa presso Ravenna, al fine di cambiare in giorno di letizia questo di infausto.1 Furono fatti i più ampi preparativi per l’ornamento solenne delle strade ; 2 tutto ciò che di antichità e d’arte poteva mettere in mostra la Roma di Raffaello dovè contribuire per rendere omaggio al mediceo. Il giorno tanto significativo della presa di possesso della chiesa vescovile dei papi (semplicemente detto possesso) doveva non soltanto aprire una nuova èra di splendore artistico, ma eziandio un periodo di pace. Dietro preghiera del Bibbiena3 e del cardinale Luigi d’Aragona vennero sospese il 30 aprile le censure lanciate da Giulio II su Alfonso duca di Ferrara, 4 si che questo principe potè partecipare alla festa coi vassalli della Chiesa in tutta la pompa della sua dignità ducale. Allorché il corteo, favorito dal più magnifico tempo primaverile, si fu ordinato giusta le prescrizioni del maestro di cerimonia Paride de Grassis, il papa fece la sua comparsa. Il duca di Ferrara gli condusse il cavallo da sella, di cui tenne le redini fino alla fontana della piazza di S. Pietro, succedendogli Francesco Maria della Rovere duca d’Urbino, Giovanni Maria da Varano signore di Camerino, 5 ed il nipote Lorenzo de’ Medici. Il corteo offrì lo spettacolo più splendido di cui Roma sia stata testimone dall’epoca imperiale. 6 Ne formavano la testa 200 lan- 1 Iovius, Vita Leonis X, 1. 3. Ranke (Germ. und rom. Vóller 301) scambia possesso ecì incoronazione. Le città dello Stato ecclesiastico furono richieste di mandare pel possesso il solito regalo (v. * Breve a Perugia in data 29 marzo 1513 nella Comunale di Perngi a). 2 Cfr. * lettera del Gabbionetta a Mantova, Roma 10 aprile 1513. A r c li. G o n-z a g a in Mantova. Ibid. la * lettera di frate Anseimo, Roma 19 marzo 1513. 3 Ci narra la cosa l'autore ben informato del raro opuscolo Risposta alla invertiva di 1). Alphonso dura di Ferrara (fol. A 4), che citeremo più in particolare nel capitolo IX. 1 Leone X al duca Alfonso, Roma 10 aprile 1513 (Regest. Leonis A”, edizione IIerc.enròther, mi. 2118-2119). Originale nell’A r c h i v i o di Stato in Modena. 5 I due primi nominati qui sopra erano giunti a Roma il 7 aprile 1513. * Diario d’un francese vivente a Roma, nel Cod. Barb. lat. 3552 (Biblioteca Vaticana). 6 II possesso di Leone X è minutamente descritto da : 1. Paris de Grassis presso Gatticus 382-385 (alcuni piccoli passi sono tralasciati dal Gatticus quantunque non siano senza interesse. Così a p. 384, dopo diruperunt, secondo il manoscritto dell’A rchivio segreto pontificio XII, 23, andrebbero aggiunte le seguenti parole : « et nisi pontifex cum suis palatinis stipendiariis ob-viasset, omnia consumpsissent ») ; 2. da J. Penni, Chroniea delle magnifiche ed onorate pompe fatte in Roma per la creazione et incoronazione di P. Leone A’. P. O. 31. (Roma 1513) incompleto presso Cancellieri, Possessi 67-84, intiero in Roscoe-Bossi V, 189-231 ; 3. dagli inviati veneti ed altri veneziani riprodotti in SANUDO XVI, 160 ss., 678 ss.; 4. da M. Equicola, v. Reumont-Baschet, Cath. de Médicis 241-242. Insieme a questi testimoni oculari cfr. la descrizione di Tizio presso Fabronius 270-274 ; Iovius, Leo X, 1. 3; Guicciardini XI, 4, e, dei recenti, Reumont 111 2, 56 ss.; Gregorovius IV, 464 ss.; Castelnau II