I cartoni di Raffaello per gli Arazzi. 47!) uuando semplicemente quanto era rappresentato nei quadri della parete ». L’unico scostamento dall’ordine cronologico — la pesca di Pietro intrusa tra il trono papale e la parete dell’altare — si giustificava da sè pel desiderio di Leone X di ornare l’inizio e la fine della-parete, aderente alla quale s’elevava il suo trono, con scene riferentisi al primato.1 Le grandi rappresentazioni nei campi centrali degli arazzi erano chiuse da larghe guarnizioni ornamentali, che però non si conservarono tutte. - Le perpendicolari, che rispondono ai pilastri della cappella, hanno su fondo bianco o d’oro grottesche a colori : a intervalli si raggruppano tra vasi e rami figure allegoriche di grande bellezza, che simboleggiano le Parche, le Stagioni, le Ore, le Virtù teologali, le fatiche d’Èrcole ed oltracciò presentano l’arma di Leone X. In parte anche pel contenuto queste guarnizioni in virtù del contrasto dovevano dare risalto alla rappresentazione principale. Cosi non è meramente casuale, che le Parche e le Stagioni incornicino la collazione a Pietro del supremo ufficio di pastore. Qui il contrasto sta anzitutto nel potere delle Ore e delle Parche sui corpi umani e nel potere delle chiavi del rappresentante di ( 'risto sulle anime degli uomini.3 Le fasce della base contengono piccole figure a colore di bronzo dorato composte a foggia di fregio. Sotto le scene dedicate a san Paolo esse si riferiscono alle rappresentazioni principali, di cui continuano la narrazione; sotto quelle di san Pietro invece fanno mostra di sè, certo per speciale desiderio del papa, fatti della sua vita avanti l’elezione a pontefice, e tra essi alcuni meno onorifici, come la fuga che travestito fece da Firenze e il suo imprigionamento nella battaglia di Ravenna. « Il figlio della fortuna trovava non solo memorabile, ma da essere rappresentato monumentalmente quando gli era capitato ». |4 • Di fronte a questi lavori dei discepoli spiccano tanto più le scene principali, ma l’impressione è data piena solo dai cartoni, perchè anche la più abile tessitura non era in grado di ridare il disegno nella sua purezza originaria. 6 1 Stein MANN in Jahrb. d. preuss. Kunstmmml. XXIII, 194-195. 2 Trattano in modo particolareggiatissimo delle guamizioniJMiiNTZ, Tapiss. de Raphael 29 ss. e Gerspach 112 s. Cfr. anche Stein mann loc. cit. 195 e Gerspach in Atti d. congresso ntor. interna?. di Roma VII, 325 s. Muntz riproduco in fototipia tutte le guarnizioni, delle quali prima s’avevano soltanto le stampe del Arolpat.o. 3 Piper, Mytliologie der christl. Kunst II, 340. 4 Burckhardt, Cicerone 675. Cfr. Rio, Michel-Ange et Raphael 192-193. Sulle scene della base v. anche le osservazioni di Stein mann" loc. cit. 188 h. 5 Cfr. Springer 290. Parlando in generale è ingiusto il rimprovero che si fa a Raffaello di non aveTe badato alla tecnica della tessitura quando preparò i cartoni: v. la buona spiegazione della cosa in Zimmermann li, 485 s. È però