Le origini di Venezia (*). La storia di Venezia, di quella Venezia, che è giunta a noi con i segni della sua umile origine e gli splendori della conquistata grandezza, comincia quando le fortune di Roma antica erano tramontate. Venezia non fu colonia romana, nè municipio romano, nè eretta da municipi romani. Neppur la leggenda accordò ospitalità a concezioni di tal genere, se non quando alla sana e spontanea espressione della fantasia indigena subentrò l’odio, la gelosia e il malanimo di interessati antagonismi contro la potente dominatrice delle lagune, del mare e della terraferma. Testimonianze, apparentemente affascinanti e clamorose, perdono valore ed efficacia per la tarda grossolanità di composizione e per il manifesto spirito partigiano, che ha suggerito racconti poco scrupolosi e punto veridici. Essi sono smentiti dal silenzio delle fonti più antiche e più sobrie e dall'eloquente linguaggio dei rapporti tra gli abitanti delle isole della laguna media e settentrionale e la prossima terraferma. Gli imprescritti e imprescrittibili secolari diritti d’ uso, di pascolo, di far legna ecc., costantemente riconosciuti ai Venetici da Malamocco a Grado, invano si ricercherebbero sopra il territorio padovano, dal quale, secondo la tarda leggenda, sarebbero parliti con tanta solennità i fondatori della nuova Venezia, nella fatidica giornata del 421. Essi erano mantenuti in territorio trevigiano, (*) Rapporto letto nella XXVI riunione (Venezia, 1938 XVI) della Società Italiana per il Progresso delle Scienze.