II cardinal Bibbieua. 357 Bibbiena morì ai 9 di novembre dello stesso anno. Manca di ogni fondamento la voce subito corsa d’un avvelenamento; il cardinale era ammalato da anni.1 Non è facile essere equanimi colla personalità del Bibbiena: qualità buone e cattive sono in lui mescolate in maniera singolare. Ad ogni modo l’autore della Calandrio, [commedia ricca di scherzi osceni, non era fatto per essere principe della Chiesa. Anche le pitture erotiche della sua stanza da bagno 2 e parecchie delle sue let-lere 3 provano che il sentimento del Bibbieua fu mondano più del conveniente pel suo stato. Come molti altri contemporanei Leone X chiuse totalmente gli occhi sulla libera vita del Bibbiena: l’amabilità incantatrice di questo arguto e fine toscano, 1 la sua natura ognora spiritosa, la sua conoscenza della letteratura classica e l’abilità come politico, uomo di società e organizzatore di feste e passatempi6 resero al Mediceo indispensabile il gioviale compagno della sua gioventù. Nè meno utile al suo signore si addimostrò il Bibbiena come intermediario di negozi artistici, perchè il cardinale era uno dei primi conoscitori in tali [cose. Questo caldo amore per l’arte e specialmente la bella relazione d’amicizia con Raffaello 6 sono tornati favorevoli alla sua memoria. Che con tutto il suo leggero sentimento Bibbiena non mancasse poi delle migliori e più severe qualità, ce lo mostra tra altro l’intima relazione con 1 Cfr. Paris de Grassi» in Hofkmann 456; Bandini 55 ss.; Gian, Decennio di Bembo !), n. 1 e Cortegiano xix ; v. anche Luzio-Renier, Mantova- 246 ss. e Oiorn. (l. lett. [tal. XXXIX, 287 s. Per completare le notizie faccio notare che fin dal 1513 Bibbiena fu provato da malattie; v. S anudo XVII, 205 (Bandini 16); XXIII, 288 ; Misceli, di si or. [tal. Il, 130. A »pianto pare egli aveva un incurabile male di stomaco. ’Dietro desiderio di Bibbiena vi fu dipinta la storia di Venero o Amore, soggetto sommamente sconveniente per un cardinale : Raffaello ne diede i disegni. Cfr. Passavant II, 277 ss.; Il asse in Zeilichr. jiir bild Kunnt VI, 137 ss. (supplemento in Kuristckronik 1896, n. 33) e Doiamayr in Ardi. stor. d. Arte III, 272 ss. La notizia tuttora ripetuta, anche da Usell-Fels* 592, che attualmente gli affreschi murali siano nascosti dietro una parete divisoria è sbagliata. La stanza da bagno è bensì inaccessibile, ma sulla base di informazioni autentiche posso assicurare che gli affreschi sono tuttavia visibili, pur essendo in condizioni deplorevolissime. È del tutto distrutta la scena principale sulla parete destra, ove fu messo un armadio a muro quando il bagno venne a servire da sala da mangiare. Cfr. anche Lanci ani I, 211. ’Colle lettere frivole appo Molisi I, 79, 80 , 86 cfr. specialmente Luzio-Renier. Mantova 225 s.; v. anche Buser. Beziehungen 338. * Amabilissimas homo (Bembo, Hist. Venet., Basii. 1517, 537). s Egli era il vero maitre de pia ¡sir ; (cfr. lovius. Vita 1. 4 e Vita anonyma appo Roscoe-Bossi V, 156 ss. * Cfr. Lczio-Renier, Mantova 240 e la letteratura ivi citata, alla quale va aggiunto L'Arte 1899, 259. 11 ritratto del Bibbiena di inano di Raffaello non ò stato ancora identificato con sicurezza. Cias (Cortegiano 43) crede che sia sicuramente il noto ritratto di cardinale nella galleria Pitti.