Attività deU’Aleandro. 285 pende dall’abilità letteraria, tanto più in un’ impresa così importante ».1 Si vede come qui l’Aleandro da genuino umanista attenda la .salvezza meno da rigorosamente dotta che da abile attività giornalistica; a vero dire però era una grave illusione aspettare nella grande lotta successi duraturi dagli umanisti romani, ma l’idea fondamentale di dovere combattere il nemico colle sue proprie armi e opporre all’antiromana una letteratura informata alla fede, era giusta. Ad onore dell’Aleandro tornano anche le sue incessanti esortazioni ad eliminare gli abusi della Curia da lui segnalati con grande franchezza. Ripetutamente scongiurò il papa che abolisse le molte riserve e dispense, che desistesse dal mettere fuori di valore il concordato concluso colla Germania, che allontanasse i gravi scandali nella Corte romana, che mettesse un freno ai cacciatori di benefìzi e ristabilisse la disciplina ecclesiastica. Con questi avvertimenti, soltanto troppo inascoltati in Roma, l’uomo, che nella sua qualità di nunzio presso l’imperatore servì la Santa Sede con caldo attaccamento, si contrassegna veramente siccome un precursore del partito della riforma cattolica, al quale di fatto più tardi si ascrisse. 1 B alan n. 61 ; Briegeb n. 19; Kaxkoff, Aleander 151. Cfr. anche la lettera dell’8 maggio loc. cit. 221.