All’ultimo momento Leone abbandona l’opposizione a Carlo V. 183 Furono queste notizie quelle che decisero un rapido cangiamento nel contegno politico del papa. Di già ai 17 di giugno fu •concordato un patto coll’ambasciatore spagnuolo Caroz, in forza del quale Leone X permetteva per questa volta l’unione della corona imperiale e napoletana, riservando un veto papale contro l’estendersi di Spagna in Lombardia e Toscana. * E subito, in conformità col nuovo trattato, furono mandate istruzioni ai rappresentanti del papa in Germania, i quali si affrettarono di comunicaro agli elettori addì 24 giugno la dichiarazione pontificia che non avesse da trattenerli il riguardo a Napoli qualora intendessero eleggere Carlo. * All’ultima ora — i principi elettori erano già raccolti a Francoforte — Leone X aveva ceduto in vista della probabilità diventata quasi certezza che l’elezione dell’absburghese avverrebbe anche a malgrado dell’opposizione papale : era necessario parar questa grave offesa all’autorità della Santa Sede. È sicuro che Leone X agì così solo perchè costretto. Egli stesso confessò di aver scritto al legato C’aetano essere vano dar del capo contro il muro.3 Alla fine anche Francesce I riconobbe prive di possibile successo le sue aspirazioni, sicché addì 26 giugno ritirò la propria candidatura ed incaricò il suo inviato Bonnivet a lavorare per l’elettore brandenburghese. Una seconda lettera dello stesso dì conteneva l’istruzione, che, qualora quel di Treveri stesse per l’elettore di Sassonia, dovesse favorirsi quest’ultimo. Seguendo l’istruzione papale del 7 giugno il nunzio Orsini, a mezzo di Carlo von Miltitz, aveA a fatto nuovamente supplicare addì 21 Federico di Sassonia di dare il suo voto a Francesco I o di accettare per sè l’elezione, 1 ma Federico rifiutò risolutamente e si dichiarò a favore di Carlo. Il 28 giugno 1519 fu eletto unanimemente re romano il nipote di -Massimiliano, che, sebbene prima dell’incoronazione per mano del papa non potesse legittimamente portare altro che quel titolo, pure da allora quasi ovunque venne appellato l’imperatore. Col massimo interesse s’era attesa in Eoma la decisione definitiva della lunga battaglia diplomatica. Ne è testimonio Baldassarre Castiglione, 5 che era venuto a Eoma il 26 maggio per fare condoglianze al papa a causa [della morte di Lorenzo de’ Medici. * 1 Vedi Xitti 211 ss. Cfr. anche Ulmann, Studien II, 107-108. Il trattato, pubblicato completamente in Areh. d. Soc. Rom. XVI, 218 ss., non fu confermato da Carlo V. 2Buchoi,tz III, 672. 3 Brows II, n. 1257. * Reichstagsakten I, 822 s. Cfr. sopra p. 132. 5 Cfr. * lettera del Castiglione al marchese di Mantova, Roma 3 giugno 1519. Archivio Gonzaga in Mantova. • * Heri sera che fu giobbia alli 26 del presente gionsi qui ». Oggi aveva avuto udienza e fatte le condoglianze. * Lettera al marchese, Roma 27 maggio 1519. Cfr. ** lettera alla marchesa del 28 maggio. Archivio Gonzaga in Mantova.