180 Libro I. Leone X. 1513-1521. Capitolo 6. seguì con tanto zelo questo piano che si decise perfino a temporeggiare un po’ nella faccenda luterana. 1 Frattanto i legati pontifici, allorché, appellandosi alla costituzione di Clemente IV, dichiararono non eleggibile il re di Napoli, avevano subito in Germania un rifiuto sommamente sensibile da parte degli elettori ecclesiastici profondamente feriti nel loro amor proprio, i quali senza tante cerimonie protestarono contro l’inaudito procedere del papa di voler fare loro dei precetti nella questione elettorale. * Nel frattempo le notizie dal Nord risuonavano sempre più favorevoli per Carlo: nella Germania inferiore e superiore si fece « larga strada » un movimento popolare a favore dell’absburghese : anche gli Svizzeri dichiararono che non tollererebbero che la corona imperiale venisse trasferita dall’illustre nazione tedesca in nazione straniera, tanto meno nella francese, la quale da tanto tempo v’aspirava.3 Queste notizie arrivarono a Roma nella seconda metà d’aprile. * Poco tempo dopo successe la morte del nipote pontificio Lorenzo. Fin dal gennaio egli era gravemente ammalato di mal francese: addì 13 aprile ebbe una figlia, Caterina de’ Medici, la cui nascita costò la vita alla madre : il 4 maggio morì anche il padre. 5 La ferale notizia 6 colpì profondissimamente il papa, che però sopportò il colpo con cristiana rassegnazione. « Il Signore lo ha dato, il Signore lo ha tolto » disse al suo confidente Pietro Ardin-ghello, aggiungendo che il fatto lo addolorava come Medici, non già come papa ; che anzi da allora in poi intendeva di pensare solamente all’esaltazione ed all’utile della Sede Apostolica. Così narra l’inviato mantovano. 7 Stando ad un altro relatore Leone X, rice- 1 Kalkoff, Prozes» 408 s. Cfr. «otto il capitolo 8. •Vedi GoldaST, Eeichshàndel 24 s.; Buchoi.tz III, 670-871; Reichstags-nkten I, 519-520, 569; Weickkr, Stellimi/ der Kurfiirsten zur iì'ahl Karls 1*, Berlin 1901, 144. 3 Cfr. Janssen-PaSTOR, I18. 669 s. * Dispaccio del Costabili in data 18 aprile 1519 presso Balan VI, 19. 6 Cfr. Balan VI, 20 e Boschetti I, 160; Verdi 113 68. È senza fondamento la novella corsa bentosto e narrata anche nella cronaca contemporanea in V. Polit. L.,i. 63 (Archivio segreto pontificio) che Lorenzo sia stato avvelenato. •La notizia era in Roma già il 5 maggio. Paris de Grassis, *Diatium (A r-c liivio segreto pontificio). 7 Reumont-Baschet, Catherine de Médicis 260. Il Cod. Vatie. 3190 contiene l’esemplare originale offerto al papa in persona dell’opera: * Ad divum Leonem X Pont. Opt. Max. Petri G alatisi Minoritani rev. dom. rard,u Sanet. Quatuor coronator, eapellani libellus de morte eonsolatorius in obitu ili. principis Lau-rentii Medicis ducis Urbini. L’autore osserva che Leone X sopportò con tanta rassegnazione la morte di Giuliano e di Lorenzo da non notarsi alcun segno di dolore. « Quare non ut et consolaremur hee diximus sed ut singuli quique ex