120 Libro I. Leone X. 1513-1521. Capitolo 4. tere molto compromettenti fu il Sauli. 1 Non è sufficientemente messo in chiaro il motivo che propriamente lo spinse ad entrare in simili mene fellonesche. Pochi cardinali avevano ottenuto com’egli vantaggi e benefici da Leone X: la nera ingratitudine, con cui il Sauli lo ricompensò, addolorò in modo speciale il pontefice. « Anche in questi ultimi tre mesi », disse una volta Leone X all’ambasciatore veneto, « abbiamo conferito al Sauli dei benefizi per 6000 ducati ». 2 Fra i curiali s’era di parere che precisamente-i segni di distinzione e la relazione confidenziale di Leone X col Sauli avessero spinto l’arroganza e l’albagia di quest’ultimo fino al-l’intollerabilità e che egli avesse voluto vendicarsi perchè il papa aveva conferito a Giulio de’ Medici invece che a lui il vescovado di Marsiglia.3 Tanto pel Sauli che pel Eiario vennero avanzate calde intercessioni presso il papa : a favore del primo intervennero Genova, il Cardinal Cibo e principalmente il re francese.4 Eziandio pel Riario molti si interessarono, fra cui l’ambasciatore veneto. I suoi congiunti scrissero perfino al re d’Inghilterra, Enrico Vili.5 A giustificazione del Riario facevasi rilevare che tutta la sua colpa era stata d’aver taciuto al papa gli insidiosi discorsi a lui noti del Petrucci, ma è innegabile che egli aveva formato speranze di ottenere la tiara e che la sua relazione confidenziale con Francesco Maria della RoArere lo aveva tirato a mettersi col nemico mortale del papa.6 Speciali ragioni determinarono ciononostante la decisione di graziare e di restituire il Riario, ponendovisi però le più umilianti condizioni. 7 Esigevasi che egli riconoscesse espressamente di essere stato deposto a buon diritto e di dovere la sua restituzione esclusivamente alla grazia di Sua Santità : doveva promettere d’essere d’allora in poi servo fedele al papa e d’astenersi da ogni ostilità contro di lui o la sua famiglia, come pure di non trattare in futuro con principi o cardinali di nient’altro fuorché dei suoi interessi privati. Come penale doveva pagare in tre rate l’enorme somma 1 Sanudo XXIV, 289 ; cfr. sotto a p. 124 il discorso del Sauli (31 luglio). ‘ Sanudo XXIV, 288. * Iovius, Vita, 1. 4. Paris de Grassis appo Koff.maw I, 406. Guicciardini XIII, 3. Fabronius 119. Reumont III, 2, 99. 4 Cfr. Bizarri, Uist. Genuen. XIX, 448 ; Fabronius 120 ; Lettere de' principi I, 21. Uua lettera di Francesco I a Leone X in data di Boulogne 1° luglio 1517, in cui si intercede per Sauli, trovavasi nell’ Archivio di Castel S. Angelo, arm. IV, caps. I, n. 82, ma non c’è più. 5 Sanudo XXIV, 403. Rymer VI, 1, 134. Roscoe-Bossi Vili, 102 ss. 6 Vedi Sanudo XXIV, 354 s., 543. Iovius, Vita, 1. 4. Cfr. Reumont III, 2, 99-100 e sopra p. 119. 7 V. in App. n. 42-43 i * Capitula et conrentiones ineundae inter S.D.X. et D. Raphaelem de Riario olim card. S. Georgii in Archivio segreto pontificio.