Il concilio Lateranense. Il concordato francese ed il restante dell'attività ecclesiastica di Leone X. Giudizio finale. olto più di quanto convenga per un .signore spirituale l’at- tività ecclesiastica di Leone X passa in seconda linea al confronto della sua cura per la letteratura e l’arte e della sua azione politica. Essa tuttavia non fu affatto insignificante, che anzi nella prima metà del pontificato cadono due avvenimenti ecclesiastici di somma importanza, il concilio Lateranense e il concordato francese, collo svolgimento del primo dei quali ò strettamente legata l’attività ecclesiastica di Leone in ispecie quanto a’ suoi sforzi per la riforma. A mal grado della difficile congiuntura Leone X era deciso a continuare e compiere l’opera conciliare del suo predecessore. 1 Subito dopo la sua esaltazione egli si affrettò a rispondere nei termini più laudativi alla lettera, che Giorgio, il pio duca di Sassonia, aveva diretta a Giulio a proposito della nomina d’un procuratore presso il concilio. L’11 aprile 1513, giorno della solenne presa di possesso del Laterano, fece pubblicare una costituzione, che esprimeva il suo serio proposito di proseguire il concilio e indiceva la sesta sessione pel 27 aprile. ! In essa si trovarono 1 Xel 1521 uscì a Roma una colleziono officialo, ma non completa, di dociT-menti sulle cose trattate nel concilio Lateranense. Binius, Labbé, 11 ardouin ed anche Hergexrother si sono serviti non di questa molto rara edizione originale (esemplare nella Bibl. di Corte a Vienna), ma d’una ristampa posteriore: vedi Guglia, Studien 1 ss. Preziosi supplementi offre specialmente Paris de Grassis (cfr. Guglia, loc. cit., ove sono esaminate anche le altre fonti). Hergexrother non può aver avuto | atti speciali », perchè di tali non ne esistono nelParchivio segreto pontificio: ciò noto per sciogliere i dubbi di Guglia 16. Cfr. anche Merkle in Jlist. Jahrb. XXV, 501. * Cfr. Rayxald 1513, nn. 19 e 20; Hefele- Hergexrother Vili, 558 s. Pastor, Storia dei Papi. IV, 1. 34