Valore dell’alleanza offensiva tra il papa e l’imperatore. 309 Napoli ed aiuto a difesa di Napoli e per la esecuzione dei diritti imperiali contro Venezia. 1 In questa importante convenzione l’utile principale toccava al papa. Eseguendo le determinazioni fatte, l’imperatore non diventava in Italia più potente di quel che era, mentre lo Stato pontifìcio veniva talmente ampliato da sembrare assicurata l’indipendenza, cui mirava Leone X, della Santa Sede.2 Un vantaggio ancor più grande era finalmente la protezione contro tutti i nemici della fede cattolica promessa con tutta solennità da Carlo.3 Per tal via le due somme podestà, spirituale e civile, si colle-Liavono ancora una volta a difesa della fede antica nel sacro romano Impero di nazione tedesca in un momento, in cui già erasi scatenata la tempesta contro l’ordinamento fino allora esistito «Ielle cose.4 Sotto l’ultimo rispetto tenendo in vista l’editto di Worms si abbandonarono in Curia alla sicura speranza di riuscire a padroneggiare il movimento. Nelle sue lettere all’A leandro il Cardinal Medici espose in termini fortissimi la soddisfazione che procurò al papa la nuova legge dell’impero contro il luteranesimo. Il nunzio ricevette l’incarico di esprimere i più caldi ringraziamenti del papa all’ imperatore ed a tutti coloro, che avevano cooperato alla grave decisione. 5 Ai 7 di giugno l’importante notizia fu comunicata anche ai cardinali in concistoro.6 A tutto questo si coordina il fatto, che poco dopo vennero abbruciati sulla piazza Xavona ritratto e scritti di Lutero. 7 ‘Archivio segreto pontificio, Ann. IV, caps. 3, f. 16b-l70b (copia autentica nell’ Archivio dell’ambasciata apagnuola in Roma), stampata in I) u mon t IV, 3, 96 s. ; Theiner, Cori. Ili, 524 ss. ; Balax VI, 45. Le bolle, che concedevano all’ imperatore di conservare colla tedesco-romana la corona di Napoli, determinavano gli obblighi pel reame feudale ed aumentavano il censo, appo Raynald 1521, n. 81 ss. e Dumont, Sappi. II, 1, 67 s. ; cfr. Lanz, Einleitung 256 s. 2 Vettori 334,'Nitti 456. ’Guicciardini (XIV, 1) nota che influì molto nella conclusione del trattato il riguardo a questa cosa. 4 Tra i recenti fanno risaltare l’importanza di questo fatto specialmente Hòfler, Kaisertum 190 e Buscii, VermUtlungspolitik 112. 5 Medici ad Aleandro, Firenze 6 giugno 1521, in Balan n. 99. 6 .lei« consist. presso Kalkoff, Forschunjen 82. 7 Kalkoff (Prozess 578), appellandosi alla prima edizione del Catal. Ime-'die. di Bernardo di Lussemburgo (Linb) ed al racconto di Plamtz (Wulcker-^ irck 602), ha dimostrato che questo fatto appartiene al 1521, non al 1520 cui ''assegnano Enders (II, 64) e Renazzi (II, 43). Dà un’altra conferma Tizio nella sua * Ilùt. generi., ove l’atto è segnato un giorno prima che in Bernardo •li Lussemburgo. * « Praeterea Iunii undecima marti dicata Rome in Xaone si-niulacrum Martini Luterii publice crematum est tanquam heretici et opuscula illius quamplurima fetenti admixto lumine ita ut circumstantes ferre non va-lerent » (eod. 6. II, 39, f. 28b della C h i g i a n a).