Leone X temporeggia a decidersi. 71 •cui il pericolo comune spingeva ad unirsi. Trascinaronsi senza fine le trattative col nunzio svizzero Filonardi fornito di ampi pieni poteri e soltanto all’ultimo momento arrivò a Roma la ratificazione degli articoli della lega firmata dagli Svizzeri e dal duca Massimiliano. 1 Lo stesso Leone X differì ancora l’ultima decisione, chè, non ostante la sua posizione armata, il suo contegno rimase equivoco. 2 Continuamente partivano da Roma spedizioni di danaro per le truppe degli Svizzeri e degli Spagnuoli e nessuno dubitava fosse volontà del papa di far di tutto per impedire l’invasione francese in Italia, ma nel modo pivi strano si differiva in Roma la conferma e pubblicazione officiale della lega. Alla fine di luglio l’ambasciatore veneto fece direttamente al papa la domanda se fosse vero che S. Santità avesse data la firma come correva voce a Roma. «È vero», rispose Leone X, «abbiamo firmato, bolla e breve circa il nostro ingresso nella lega sono sigillati, ma vogliamo attendere la risposta di Francesco I ». 3 Questa risposta è sommamente caratteristica per la politica leonina in quei giorni decisivi. Mentre le truppe, che dovevano trattenere i Francesi mar-cianti verso l’Italia, venivano mantenute principalmente con denaro romano, il papa fino all’ultimo momento volse l’animo ad una spiegazione pacifica col nemico, 4 nè a tale speranza rirmnziò neppur quando l’invasione dei Francesi ed i piani affatto non soddisfacenti di Francesco I presentati a mezzo del giovane conte di Guisa lo costrinsero formalmente ad agire insieme alla Spagna, all’ imperatore ed agli Svizzeri. 5 1 Wirz 28 s., 33 s. Richard 44, 46. !Lanz, KinUitung 164-165. Richard 111-112. 3Sanudo XX, 449-450. 4 Cfr. Richard 112. 6 Xitti (60) pone che Leone abbia definitivamente acceduto alla lega anti francese il 14 luglio 1515; Brosch (I, 43) dà il 15 ; Balan, Boschetti (I, 90) il 17 ; Gisi (161) pone la ratifica fin dai primi di luglio. Nessuno cita una fonte in proposito. Il marchese Ferrajoli reputa non escluso che l’accessione avvenisse ancor prima del luglio, ma non potrebbe trattarsi che d’accessione segreta (« sotoman spanol », v. Sanudo XX, 427). Il 3 agosto l’ambasciatore veneziano fa sapere : « Il Papa l’ha mandato i capitoli autentiti sotoscritti overo Ui copia, si chè si poi dir pubblicata » : vengono poscia enumerati gli articoli : « ta-men il Papa dice non ha fato ancora nulla » (v. Sanudo XX, 470). Secondo le lettere in Manoscr. Torrig. XIX, 247, il 6 agosto constava che il papa sarebbe contro la Francia «non manifestamente, sed con l’eflecti » : 18 agosto questa decisione doveva venir comunicata al duca di Savoia. 11 15 agosto l’ambasciatore veneziano comunica che il Bibbiena gli ha confidato a eh el I’apa ha via dato la bolla de la liga fata agli oratori vspani '. Quindi giustamente nota il Richard (47, n. 3): « J’incline à croire que Léon X donna sa signature, mais nous n’en avons aucune preuve officielle, ni bulle ni bref. En réalité ce fut a nomination du comte de Guise et les incidents qui s y rattachent que dé-•cidèrent le pape à se ranger du côté de la ,ligue *. Circa la missione dei di-'ciannovenne (!) conte di Guisa v. Richard 113 s. .Vile fonti ivi citate sono da