Relazioni delle Stanze colla storia contemporanea. 471 scritta che si legge sotto il quadro : « Tocca a Dio, non agli uomini giudicare i vescovi », massima, che fu pronunziata il 1 !) dicembre 1516 nell’undecima sessione conciliare colle parole della bolla Unam savdam nuovamente promulgata abolendosi insieme la prammatica sanzione. La suprema podestà spirituale, vi si dice, può essere giudicata da Dio soltanto, non dagli uomini.1 Il rapporto colla storia di Leone X dell’afl roseo rappresentante l'estinzione dell’incendio di Borgo presenta grande difficoltà d’interpretazione. Probabilmente esso allude alla line dello scisma, per la quale il papa riuscì in modo meravigliosamente sollecito a spegnere un incendio pericoloso in seno alla Chiesa. 2 Insieme però non può disconoscersi un altro rapporto. La rappresentazione della facciata dell’antico S. Pietro votata a scomparire, lo architetture messe sì chiaramente in vista sulla prima linea e che nulla hanno da fare col Borgo, dovrebbero essere un segno che (pii si allude anche alla ricostruzione della basilica di S. Pietro sulle prime promossa con grande zelo da Leone X. C osì viene spiegato eziandio perchè 1’avvenimento celebrato sia collocato nello sfondo. Nella sua qualità d’architetto di S. Pietro Raffaello volle mediante l’affresco esprimere in maniera nobile il suo omaggio e la sua riconoscenza al .Mecenate, che l’aveva nominato successore di Bramante. * Terminati i lavori uella Stanza dell’incendio mancava tuttavia al completo abbellimento degli appartamenti officiali pontifìci la decorazione pittorica della grande sala vicina alla Stanza dell'Klio-doro e contigua allo Logge. La scelta dei soggetti da trattarvisi si presentò diffìcile poiché dovette sembrare dannosa la continuazione della v ia battuta nell’ornare con pitture la Stanza leonina. Alla mente dello stesso I.eono X non sfuggì che ordinando pure scene d’omaggio e di cerimonie aveva imposto a Raffaello un legame tarpante le ali e che la commissione doveva concepirsi in 1 Mentre Burckhardt (Cicerone 669) e Sprisger (325) trovavano incomprensibile la scelta del giuramento di purgazione, Hettner (230) ha giustamente rintracciato il rapporto colla bolla di Bonifacio Vili, ma cancellando poi per metà queste interpretazioni con congetture troppo capricciose. 2 Questa interpretazione proposta qui per la prima volta si raccomanderà meglio di quella del Hettner, che (226) uell‘incendio di Borgo vede l’allusione all’ inammissibilità della potenza miracolosa divina della Chiesa fondata nel concetto della santità della Chiesa, e ricorda il decreto conciliare contro Poni-ponazzi. Forster (li, 69) dà all'incendio di Borgo un significato simbolico di allusione airacquietamento quasi miracoloso per opera di Leone X dolla minaccia fatta all’Italia da Francesco I nelle trattative diplomatiche di Bologna. Similmente G-ruyer, Cfotmhres 272. Nel suo articolo sulle pitture delle Stanze (AUg. Zeitnng 1883. n. 310) v. Lir.iKSCRON vuoWedere nella nuova Troia rumante « il mondo devastato dal fuoco del peccato », pel quale non c’ e salute che presso il vicario di Cristo. 3 II consigliere aulico Strzygowski, col quale potei discutere in Roma lo cose qui trattate, reputa quest’interpretazione più che giusta.