La passione di Leone X per la musica. 377 La residenza usuale era il palazzo vaticano; durante i calori estivi si ricorreva di preferenza al Belvedere 1 o al fresco Castel S. Angelo.1 Personalmente, pur dilettandosi di lieti conviti, Leone X era temperato. Si limitava a un pasto al giorno, nel quale poi mangiava molto, ma in compenso digiunava tre di la settimana; il mercoledì e venerdì non prendeva che cibi di digiuno, il venerdì null’altro fuorché legumi, frutta e biscotto. A tavola e dopo egli trovava speciale diletto in svaghi musicali, 3 mostrandosi anche qui un vero figlio del rinascimento, che non comprendeva la vita socievole senza canto e suono di violino. Fin da giovane Leone X, che aveva orecchio fino e una voce armoniosa, fu amante entusiastico della musica; ne parlava volentieri : in camera aveva uno strumento sul quale esprimeva le sue idee musicali.4 Quand’era cardinale s’era anche provato a comporre. 5 I sontuosi banchetti che, essendo pontefice, soleva dare ai cardinali6 ed altri intimi trovavano sempre la loro fine in esecuzioni musicali. Anche a notte inoltrata i suoni di allegra musica riempivano il Vaticano : quando s’eseguivano pezzi buoni in modo speciale il papa era tutto rapito: allora egli se ne stava seduto col capo chino e gli occhi chiusi, tutto in estasi nel godimento dei dolci suoni, che non tli rado accompagnava a bassa voce.7 Da tutta Italia ed anche dalla Francia e dalla Spagna venivano chiamati alla Corte papale i musici più distinti. Furono spediti brevi appositi a varii principi e cardinali solo per ottenere musici o per render grazie d’averne mandati. 8 Sfogliando i libri dei conti di Leone X i nomi che più spesso si incontrano a lato degli orefici sono quelli di musici. Costoro venivano ricompensati larghissimamente : oltre allo stipendio relativamente alto rice- 1 Arch. stor. lini., 3a serie, XXVI, 319. ’Sanudo XXIX, 113. Presso Castel S. Angelo fu piantato un giardino: v. * Introitus et exitus 551 (Archivio segreto pontificio). 8 San udo XXX, 173. ‘Fabronius 206; cfr. 296; v. anche Aschbach III, 845 s. Sugli ¡strumenti di musica di quel tempo v. C ian, Cortigiano 101 s. 5 Cfr. Kirckenmusilalixrhes Jahrbuch 188, 39 k. • Di essi specialmente Luigi d’Aragona era un appassionato amatore di musica; v. Pastor, Die Reise des Kard. L. d'Aragona 24, 30 , 44, 56. 78. 7 Bembi Epist. XVI, 5. Vita nnonyma 630. Iovius, Vita, 1. 4. Cfr. Paris de Grassis Diarium) in molti luoghi e * lettera di Bald, da Pescia a Lorenzo de’ Medici, Roma 8 giugno 1514 (Archivio di Stato in Firenze, Ar. il princ. CVII). * Con Bembi Epist. IX, 22, 23; X, 37, cfr. i * brevi 8 agosto e 25 settembre-1514 a F. Gonzaga (Archivio Gonzaga in Mantova); v. App. n. 3 ; v. anche ibid. * relazione del Gabbioneta 19 giugno 1514. * Breve del 3 agosto 1517 a Francesco I (Archivio nazionale di Parigi) nell’App. n. 45. Dejardins II, 170 ; San udo XXVIII, 488 e Manoscr. Torrig. XX, 372 ; XXIV, 10.