Federico di Sassonia candidato papale all’impero. 165 tempo degli Hohenstaufen tenuto saldo dalla Santa Sede, che la corona napoletana non andasse unita colla dignità imperiale. « Sapete voi », chiese un giorno Leone X all’ambasciatore di Venezia, « quante miglia corrono da qui ai confini del territorio napoletano ? Quaranta. Carlo non deve diventare re romano ».1 Con pieno diritto Leone potea su questo proposito fare appello alla bolla di Giulio II, 3 luglio 1510, colla quale Ferdinando il Cattolico ricevette l’investitura di Napoli. ! Ma in fondo non dovea essere per nulla desiderato dal papa neanche un accrescimento della potenza del re francese, chè non soltanto come signore di Milano, ma eziandio altrimenti l’ambizione e la smania intraprenditrice di Francesco I già erano state molto d’incomodo alla Santa Sede.3 Da tali riflessioni sgorgò il pensiero di attribuire possibilmente la corona imperiale ad un principe tedesco, che non possedesse grande potenza e stesse lontano dalle faccende italiane. Abbastanza presto a Roma avevano posato gli occhi sul « più vecchio e più atto » principe elettore, Federico di Sassonia, siccome candidato alla dignità imperiale, 4 influendovi interessi non soltanto politico-temporali, ma anche dei puramente ecclesiastici. L’elettore di Sassonia era il sovrano di quel passionato professore wittenberghese, le cui nuove dottrine parvero tanto pericolose alla Curia, che ai primi di settembre del 1518 fu deciso di guadagnare l’aiuto di Federico contro Lutero concedendogli la rosa d’oro da lui chiesta tre anni addietro. Addì 7 ottobre 1518 fu data istruzione al Cardinal Caetano di consegnare tale distinzione soltanto se Federico avesse accordata la consegna di Lutei'o.5 In questa congiuntura sorse il pensiero di far balenare alla mente dell’elettore la corona imperiale dietro il corrispettivo della repressione del moto luterano, mentre nelle difficoltà presentate dal principe sàssone dovrebbe poi trovare spiegazione il fatto, che più tardi col medesimo fu preso in considerazione Gioachino principe elettore di Brandenburgo di sentimenti rigorosamente ecclesiastici. 8 La mira del papa di far cadere la scelta su uno dei principi elettori spicca ancor più chiaramente nel secondo dei periodi principali della gara per la corona imperiale, che naturalmente e nettamente vengono separati dalla morte di Massimiliano. Fin dal 1 Beowx II, n. 1175. * Cfr. Ili4, libro III, 5 in una delle prime note. 3 Volt e lini 583. Baumgarten, Politili Leos X, 554 s. 4 Volt eleni 583. 5 Manoser. Torrig. XXIV, 23. Cfr. Sanudo XXVI, 18 e Kalkoff, Prozess 280. La risoluzione del concistoro 3 settembre, nel quale il papa stesso propose non- nulli# de causi* l’invio della rosa al principe elettore di Sassonia, presso Kal- koff, Forschungen 56. * Qui seguo Volte lini 584.