82 Libro I. Leone X. 1513-1521. Capitolo 3. esercito per giunta. * A molti parve fuori (li dubbio che insieme si mirasse a Napoli. È un fatto che Francesco I aveva espresso l’idea d’un prossimo abboccamento personale con Leone X ed egli, sebbene i Veneziani l’avvertissero di stare in guardia perchè Leone X ed il Bibbiena non rifuggirebbero da mezzo alcuno, * mantenne il suo progetto sperando di guadagnare al tutto il pontefice e d’ottenere oralmente altri vantaggi da lui : inoltre incontrandosi col capo della Chiesa egli pensava di fare un colpo sui suoi nemici,3 i quali appunto in quel tempo si stringevano insieme. 4 Leone X credette di dovere acconsentire al desiderio di Francesco, ma non volle permettere che il re venisse in Roma e perciò furono proposte come luogo del convegno Firenze o Bologna. Per ragione della sua fistola il papa avrebbe preferito di recarsi solo fino a Firenze, ma vi stava in contrario il timore che i nemici dei Medici in Firenze si mettessero in relazione col re francese, e questo punto di vista fu fatto risaltare con tanta abilità principalmente da Lorenzo e dal cardinale Giulio de’ Medici, che Leone X si decise per Bologna, città per vari motivi gradita al re francese.5 Riuscirono vane tutte le osservazioni avverse che non mancarono da parte specialmente di Spagna, del cardinale Adriano Castellesi, che con molto zel stava per l’imperatore, non che di altri membri del Sacro Collegio e della Curia. 6 II papa fu più prudente di quelli che lo circondavano, i quali indubbiamente davano troppo peso alla circostanza esteriore, che toccasse a Leone d’andare incontro al re, quasi ne perdesse alquanto in dignità. 7 II 21 ottobre tutti i cardinali, furono invitati a Viterbo, 8 ove il 2 novembre arrivò Bonnivet in qualità di legato di Francesco I 8 e dove trovaronsi 14 cardinali, i quali in un concistoro del 5 novembre die- 1 Paris de Grassis presso Raynai.d 1515, n. 24. 2 Cfr. Lamansky 45-46. 3 Iovius, IIist. XV (ed. 1550 I, 252). 4 Addì IO ottobre 1515 Enrico Vili e Ferdinando di Spagna conclusero un’alleanza difensiva (Dumont IV. 1, 214 s.), mentre Pace, inviato del re inglese, lavorava assiduamente per avere un esercito di mercenari Svizzeri. »Guicciardini XII. 6. Sanudo XXI, 273. Nitti 72. Madelin 28. Verdi 17-18. Dejardins II, 740, 744. Alfonsina madre di Lorenzo sostenne energicamente la scelta di Firenze {Areh. stor. Ital. 5a serie, Vili, 189). 8 Cfr. Brewer II, 1216, 1282-1284; Dejardins II, 740; Bergenroth II, n. 240 ; Gebhardt, Adrian von Corneto 36 ; Madelin 49. 7 Cfr. Giorgi in Sanudo XXIV, 86 ; Paris de Grassis appo Gregorovius IV, 533, li. 37 e Carpesanus in Martène-Durand V, 1306. Anche Tizio (* Ilist. Sentn. nel Cod. O. II "39, f. 30 della Biblioteca Chigi in Roma) dice ohe Leone andò a Bologna >• cum Ecclesiae ne sedis Apost. dedecore ». 8 V. il brevejin Fabronius 93. Cfr. Raynald 1515, n. 25 e Bembi. Epist. XI, 9. “Bonnivet aveva lasciato Milano il 18 ottobre (Dejardins II, 742). Del suo- arrivo a Viterbo'parla Paris de Grassis, Diarium (Archivio segreto-pontificio). V. App. n. 14.