I cartoni di Raffaello per gli Arazzi. vigorosamente si fa innanzi dalla fila degli Apostoli, nella sua qualità di organo dello Spirito Santo, ha appena allora pronunciata contro il bugiardo la sentenza vendicativa, che tosto si compie: « perchè, Anania, Satana ha occupato il tuo cuork da mentire allo Spirito Santo e da trattenerti alcun che del prezzo del campo .' Hai mentito non agli uomini, ma con Dio » (Alti V, 3-4). A lato di Pietro un altro Apostolo dall’ attitudine maestosa colla mano rivolta in alto indica donde viene il giudizio : il suo sguardo mira colla coda dell’occhio Saffira, che s’avvicina da destra e con occhi maligni toglie con una mano alcuni pezzi del denaro tenuto nell’altra, non sospettando la punizione già subita dallo sposo e che colpirà essa pure. 1 Ci rimangono i cartoni solo per tre delle rappresentazioni, elio glorificano l’apostolo Paolo. Il primo eoll’aceiecamento del mago E lima è un degno riscontro alla punizione di Anania. L’Apostolo delle genti e il perfido, che cercava di distogliere dalla vera fede il proconsole Sergio Paolo anelante alla parola divina, stanno l’uno di fronte 'all’altro. Paolo nella sua calma sublime, che rivela la potenza della fede, non fa che stendere una mano in atto di condanna e animato dallo Spirito Santo pronunzia la sentenza: diverrai cieco » avverandosi nello stesso momento la minaccia. h Caligine e tenebre», dice la Scrittura, «caddero su di lui, si che andava cercando chi gli porgesse la mano » (Atti XIII, 11). Magistralmente Raffaello ha riprodotto questo momento. In quell’infelicissima figura, che, interrorita per l’improvvisa perdita della vista, si incurva e colla bocca semiaperta porta in avanti la testa cogli occhi spenti come in atto di cercare ed a passi incerti va colla punta delle dita brancicando avanti a sè, è creata « l’insuperabile immagine del cieco ». Meno riusciti sono il proconsole, che spaventato troneggia nel mezzo e coloro che gli stanno attorno colpiti da terrore e meraviglia. È fondata l’opinione che Raffaello non abbia più invigilato questa parte della scena.2 Indubbiamente risalgono al Maestro i due cartoni che seguono. Il sesto rappresenta l’episodio del popolo di Listra, che eccitato al sommo dalla virtù prodigiosa di san Paolo, vuole offrire sacrificio come a divinità all’Apostolo delle genti ed al suo compagno Barnaba, i quali cercano d’impedire con ogni sforzo la cosa: san Paolo addoloratissimo per la pazzia dei pagani, si straccia le vesti (Atti XIV). Saggiamente il Maestro ha collocato la figura principale in posizione elevata e isolata dalle altre. La scena del sacrificio è magni- 1 G-oetlie ammirò in particolare questo lavoro: v. Schuchakdt I, 404. Grimm (Leben Raffaele 407) dichiara come composizione la miglior opera di Raffaello la punizione di Anania, nella quale il drammatico è eseguito in modo purissimo. Cfr. anche Waagen 1, 367. 2 Wölffun 113.