Bolla sulle esenzioni, libertà eccles. e dignità opisc. — Monti di pietà. 5.'Ì7 così anche colui, il quale siede sulla cattedra apostolica, non sfuggirà al castigo, se non obbedisce all’eterno suo giudice. V’ò grande pericolo che vadano perdute anche altre parti della cristianità a causa della insubordinazione a Dio ed alla Santa Sede. Papa e concilio collaborino quindi alla vera riforma e rigenerazione della cristianità. 1 Un’unica bolla * raccolse poi le decisioni prese per limitare le esenzioni, per corroborare la podestà dei vescovi e sostenere la libertà ecclesiastica. È importante la traslazione, riassunta poscia dal concilio Tridentino, del processo contro gli esenti ai vescovi come giudici delegati con potere apostolico nel caso di incuria da parte dei visitatori proprii: fu rinnovata anche la facoltà episcopale di visitare una volta l’anno i monasteri femminili immediatamente soggetti alla Santa Sede, nonché il divieto di appellare a Poma in faccende beneficiali prima che fosse data la sentenza del vescovo. I vescovi debbono tenere sinodi provinciali e diocesani : i primi ogni tre anni intervenendovi gli esenti. Questo istituto cotanto salutare per la riforma ecclesiastica fu quindi preso in considerazione fin dal concilio Lateranense. Di non minore importanza in linea di principio furono due altri decreti di questa sessione. Il primo contiene l’approvazione dei Monti di pietà chiamati in vita per proteggere i bisognosi dall’usura. Di fatto molti predicatori di sentimento al tutto ecclesiastico avevano già raccomandato questa istituzione nata in Italia sotto Pio II e parecchi papi l’avevano già approvata,3 ma per la prima volta qui fu espressa in teoria la liceità di indennizzare il prestatore. Leone ricorda le controversie teologiche e giuridiche sull’oggetto e, memore del suo dovere di promuovere le utili istituzioni moderne, dichiara lodevoli tali istituti di prestito e scomunicati coloro, che insegnino in contrario. Come è naturale egli riconosce il merito maggiore dei monti gratuiti.4 Agì in senso decisivo illuminando l’età moderna già cominciata anche l’altra costituzione. 5 La stampa era diventata una grande potenza, ad utilità di molti, ma a danno pure di molti altri. Con parole di grande ammirazione il papa celebra i vantaggi che all’umanità ed alla Chiesa ha recati l’invenzione «pel favore del Cielo » scesa sulla terra ; grazie ad essa ognuno con lieve spesa può procurarsi molti libri, i forniti d’ingegno possono studiare 1 Hefele-Hergenröther Vili, 642 s. s Ibid. 646 s. 3 Cfr. il nostro vol. Ili4, Introduzione poco dopo il principio. 4 Ball. V, 622. Cfr. Holzappel, Die Anfänge der « Monte« Pieliitis a, Mün- chen 1903, 12, 129 s. 6 Bull. V, 625 s. Cfr. Keusch, Index I, 55 s. ; FESSLER, Kirehl. Bücherverbot. Wien 1858, 51 s.; Id., Schriften 149 s.; Hausmann, Päpstl. Reservatfälle 113; Lea III, 614.