Leone X soccorre l’Ungheria contro i Turchi. 13? turco colpì talmente Leone, che scoppiò in lagrime. 1 II 15 luglio venne deciso l’invio del cardinale Bakócz come legato in Ungheria e correva voce che gli sarebbero dati larghi sussidi da portar seco. * Grandemente rallegrò Leone X la notizia giunta alla fine d’agosto d’una vittoria degli Ungheresi sui Turchi, per la quale partecipò in persona alla cerimonia di ringraziamento tenuta in S. Maria del Popolo.3 Malauguratamente la partenza del cardinale ungherese fu differita sino ad autunno avanzato,4 mentre poi riuscì totalmente vano il suo tentativo di predicare la crociata in patria. I contadini ungheresi presero la croce, ma non mossero contro gl’infedeli, sì invece piombarono sugli odiati magnati e passò un buon anno prima che questa rivolta fosse fiaccata.5 A malgrado di questi dolorosi fatti il papa, che sui primi del 1515 si era rivolto a tutte le potenze cristiane per ragione della crociata, 8 non soltanto mandò nello stesso anno all’egregio bano di ( roazia e vescovo di Yeszprim, Pietro Beriszlo, per la difesa delle città di confine gravemente minaccite i promessi 20,000 ducati, ma anche un soccorso ragguardevole in biade e materiale bellico, artiglieria, polvere, salnitro.7 Ad Ancona fu allestita una flotta, *-per la quale Venezia doveva dare i cannoni, ma la Signoria, che il 17 ottobre 1513 aveva rinnovato il suo trattato colla Porta, * non si mostrò disposta ad aiutare l’impresa della crociata promossa dal papa, anzi divulgò la voce che al mediceo stava più a cuore il suo interesse particolare, la fama e la grandezza della sua casa che non il bene generale della cristianità. 10 Questa falsa idea 1 San uno XVI, 384. 2 Raynald 1513, n. 63 ss. Theiner II, 594 ss., 618 ss. Regest. Leonis A', un. 3633, 3634, 3687-3703. Fraknói, Bakócz 137 ss. * * « Die penultima augusti, quae fuit mercurii, papa audita victoria per regem Ungariae liabita contra infìdeles Seytas sive Turcas, nam ex eis occisi sunt Ilm equites exceptis peditibus, illico heri in sero fecit signa laetitiae in castro S. Angeli cum bombardis ut moria est, deinde ipso die liodierno ivit ad ecclesiam de Populo ubi missam plenain genuflexus et stolatus audivit quam dixit abbas eius cubicularius cum tribus collectis quarum prima fuit de Virgilio Maria..., secunda de festo sanctorum currentium et tertia de victoria habitaut in die s. Laurentii praedicta proxima » (Paris de G-rassis, Diarium nell’ A r-c bivio -segreto pontificio XII, 23). 4 * « 24 octob. 1513 Card11’ Strigonien. legati in Ungariam profectio et crucis susceptio » (Paris de Grassis, Diarinm. Sanudo XVII, 266, 318; cfr. Regest. Leonis X, nn. 4347, 4545). Realmente la partenza del Bakócz avvenne solo il 9 novembre 1513 ( *Acta consist, loc. cit. nell’ Archivio concistoriale). s Cfr. Szalay, Geschichte Ungarns III, 2, 152 s. Circa le deliberazioni a riguardo dei Turchi in Roma nell’autunno del 1514 v. Corp. dipi. Port. I, 298 ss. 6 V. Corp. dipi. Port. I, 305 ss. ’Cfr. Bembi, Epist. X, 23. Kaiona 842 ss. Opera hist. Verancsies 11,243. Zinkeisen II, 581. Szalay III, 1, 178. Cfr. anche Corp. dipi. Port. I, 338 ss~ * Bembi, Epist. X, 25, 45. * Cipolla 838. '• Paruta, Uist. Venet. II, 157-164. Zinkkisen II, 582.