142 Libro I. Leone X. 1513-1521. Capitolo 5. bello Averoldo, vescovo di Pola, fino dal settembre accreditato come nunzio stabile colla podestà di legato de latere, il quale per le sue spiccate qualità e per essere bresciano di nascita, parve adatto in modo particolare alla diffìcile missione.1 Sotto il 29 ottobre 1517 il cardinale Medici scrisse all’Averoldo che la questione turca allora occupava il papa più di qualsiasi altra e che da poco era giunto sempre per lo stesso affare un inviato speciale del re di Francia, il (piale aveva aperto l’adito a speranze molto grandi: che se anche ora Venezia seguiterà a tenere un contegno riservato, pure alla fine si metterà fuori col fatto ; che pel momento il papa invoca più di tutto il consiglio della Signoria, tanto pratica precisamente in questa faccenda, sul come si possa iniziare ed eseguire pel meglio l’impresa. Anche altri nunzi furono sollecitati a chiedere pareri da persone pratiche di guerra. * Addì 4 novembre Leone X formò una congregazione composta dei cardinali Carvajal, "Remolino, Fieschi, Grassis, Pucci, Medici, Farnese e Cornaro. Alle discussioni furono invitati, oltre agli ambasciatori delle potenze europee, eziandio persone perite di guerra e pratiche delle condizioni dell’impero osmano. Per ragioni poi della predicazione della crociata fu pure richiesto il parere di tre cardinali appartenenti agli ordini Domenicano, Francescano e Romitano.1 Le discussioni cominciarono fin dal 6 novembre sotto la presidenza del papa, essendovi rappresentate tutte le potenze, Portogallo e Venezia eccettuate. Il rappresentante del re Emanuele era scusato per malattia; perchè mancasse l’inviato veneto non si sa, dice l’ambasciatore del duca di Ferrara. * Le discussioni furono talmente accelerate che di già al 12 di novembre avevasi un diffuso memoriale, 5 il quale è uno dei più notevoli documenti sulla storia del movimento europeo contro l’impero osmano nel secolo xvi.6 In esso sono discusse sei questioni 1 Y. il breve al doge (composto dal Bembo) in data II sett. 1517 appo Sa-nudo XXIV, 712-714. Cfr. Manoscr. Torrig. XX, 398; XXVI. 362; Pieper 49-50. La * bolla colla facoltà per A. Averoldo, « Dat. Eomne 1517 XIV Cai. Ocl. » in Beg. Secr. 1197, f. 212 (Archivio segreto pontificio). 2 Manoscr. Torrig. XX, 404 ss.; cfr. 406; XXI, 189. 3 V. Actn consist. in Kalkoff, Forsch. 113; Manoscr. Torrig. XXI, 189; San udo XXV, 76, 85, 90; Volte uni. Bestrebungen 60, 75; B alan VI, 17. La * Informazione per impresa contra a Turcho data per Jano Lasoari 1518 è nel Cod, Magliab. XXV, 9, 655 della Nazionale di Firenze. Cfr. Legrand I, CLXI; Vast, Vita II. 1 * Dispaccio di B. Costabili, Roma 6 novembre 1517, nell’A rchivio di Stato in Modena. 8 Cfr. Raynald 1517, un. 32-54; Charrière I, 31-41 ; cfr. Manoscr. Torrig. XXI, 193; XXVI, 187; Hutteni, Opera ed. Boecking V, 146 s. Guicciardini XIII, 4. 6 Giudizio di Zixkeisen II, 594. L’estratto ivi dato del troppo lungo documento riassume sì bene tutta la parte sostanziale, che io per lo più non faccio che seguirlo letteralmente.