I cartoni di Raffaello per gli Arazzi. 481 Dietro al principe degli Apostoli, che porta una veste turchina, sta vestito di verde colla parte superiore del corpo piegata in avanti ed a braccia aperte un altro discepolo, Andrea sicuro. In abilissima maniera questa immagine della incondizionata dedizione a »'risto corrobora l’impressione della figura di san Pietro. Arte ancor maggiore svolge il Maestro mettendo tutti i passeggeri delle barche sotto una linea che, salendo dal nocchiero, culmina in Andrea per poi abbassarsi profondamente con Pietro e risalire in (’risto. « A Lui rutto conduce, Egli dà scopo al movimento e sebbene come massa sia piccolo e stia all’estremità del quadro, pure domina tutti ». 1 Il misterioso incanto diffuso su tutta la composizione è aumentato dal paesaggio, che è un vero poema: la è una mattina fresca <■ rugiadosa, un lieve vento muove gli abiti e la capigliatura dei pescatori, il mare riflettendo le persone riluce sereno e chiaro. Nello ¡sfondo compare non lungi la città di Cafarnao col popolo ancora sotto il soffio della parola del Signore, mentre sul davanti la riva è animata da conchiglie, granchii e aironi che ghermiscono la preda. La scena che vien dopo, è strettamente connessa colla pesca miracolosa, simbolo della missione apostolica di san Pietro. Prima '•he lo nomiui suo vicario in terra, il Signore benedice ancora una volta la sua pescata, ma senza che si rompano le reti. Dopo la triplice solenne professione del suo amore il Salvatore colle paiole « pasci i miei agnelli, pasci le mie pecore » ripetute a tre riprese, gli conferisce supremo officio di pastore su tutti i redenti della terra senza eccezione, anche sugli apostoli. Questa scena dei-ritta da san Giovanni (XX, 11-17), successe parimenti sul lago di (ìenezareth, che l’autore riprodusse ancora una volta nello sfondo. Anche qui la figura principale accanto al Salvatore, che tutti sovrasta, è Pietro in ginocchio. Sul davanti colle cicatrici alle mani ed ai piedi appare la figura luminosa del Risorto, iu bianca veste seminata di stelle d’oro, che lascia scoperto il petto e un braccio. Pieno d’ineflabile amore e dignità è appena a metà rivolto verso i discepoli, come passando avanti i medesimi, poiché sono già pronunziate le parole «pasci i miei agnelli, pasci le mie pecore ». Accennando con una mano u Pietro, coll’altra agli agnelli, il Signore dà con questo doppio movimento espressione dolcissima al suo comando. In vivissimo contrasto colla calma oltreterrena sul viso del Risorto sta il contegno agitato dei discepoli. Pietro, che porta un vestito aranciato, sbalordito per la missione conferitagli, è caduto ginocchioni in fer-vida adorazione e collo sguardo pieno di riconoscenza guarda su verso il Maestro. Le chiavi affidate egli intende di non lasciarsele 1 Wòlfflin 105 : « Così non s’era mai fatta una coinpaaizion e ». Pastor, Storia dei Papi. IV, 1. 31