298 Libro I. Leone X. 1513-1521. Capitolo 9. l’inquisizione in Aragona. Col cedere a rilento Leone X diede a vedere quanto a malincuore assecondasse questa domanda; il 12 dicembre 1520 egli si dichiarò pronto all’abolizione parziale dei brevi in questione, ma finalmente il 16 gennaio 1521 ad abolirli del tutto. 1 Addì 13 dicembre 1520 Manuel potè spedire all’imperatore l’ardentemente bramato breve contro Antonio de Acuirà, vescovo di Zamora, che stava coi ribelli spagnuoli. * Frattanto l’imperatore aveva lealmente prestato aiuto per l’esecuzione della bolla diretta contro Lutero nei suoi paesi ereditarii neerlandesi.3 Nella sua incoronazione ad Aquisgrana (23 ottobre) giurò di tener fermo alla santa fede cattolica, quale è tramandata dagli Apostoli, e di prestare al papa ed alla santa romana Chiesa la debita soggezione e fedeltà. Pochi giorni dopo l’arcivescovo di Magonza diede lettura d’un breve in cui dicevasi che il papa, come già a Massimiliano I, aveva largito al re il titolo di « imperatore romano eletto ». * Il 14 di novembre Leone X rispose all’annunzio dell’avvenimento speditogli il giorno stesso dell’incoronazione da Carlo Y e vi diceva : « Come in cielo vi sono due astri, il sole e la luna, che •eclissano tutte le altre stelle, così vi hanno sulla terra due grandi dignità, il papa e l’imperatore, ai quali sono soggetti e debbono obbedienza tutti gli altri principi». La lettera finisce coll’esortazione di rimanere un figlio buono della Chiesa.3 Allora sembrava cosa sicura che di fronte al moto luterano Carlo adempirebbe tutti i suoi doveri di protettore della Chiesa. «L’imperatore», così da Colonia l’Aleandro al principio di novembre, « non si lascia traviare dall’agitazione antiromana di Hutten : egli rimane fermo dalla nostra parte »! Ed anche dello zelo cattolico degli arcivescovi di Magonza, Treviri e Colonia, Aleandro non sapeva che riferire cose buone : nel suo ottimismo d’allora il nunzio credeva perfino di poter guadagnare il principe elettore di Sassonia. 8 Queste ed altre notizie di Germania7 produssero tale tranquil- 1 Li,orente I, 481 ; cfr. Bergenroth II, n. 317. s Baumgarten, Karl V, l;'462 ; cfr. Höfler, Antonio de Acuivi, Wien 3882. 3 Cfr. sopra 271. 4 Cfr. Janssen-Pastor li18, 148, 150. 5 Bergenroth II, n. 380. Il breve pontificio parafrasa il pensiero dell’azione •comune delle due supreme podestà espresso da Carlo V nella procura pel Manuel (Lanz, Mo-n. Habsbnrg. II, 177 s.). La lettera originale di Carlo V a Leone X sulla sua incoronazione nell’ Archivio Vaticano, Arm. Il, caps. 1, n. 59 (citata in Beiehstagmkten II, 102). 6 Vedi la lettera di Aleandro 6 novembre 1520 in Reicli&tagsakten II, 461 ; -cfr. anche sopra p. 272. 7 In data 24 novembre 1520 Achille Borromeo mandò al marchese di Man- tova una * relazione da Colonia del 10 novembre 1520 in cui è detto: * « Martin Luter è stato danaio per ereticho de qui et questo perche la Mu Ces. insieme -con li electori li a posto le mane salvo che Sassonia, el quale credo che an-