La mondanità di gran parte del clero tedesco. 193 e ordinate, 1 che anche da parte della Chiesa vescovi di serii intendimenti e sinodi in gran numero condussero una guerra non sempre priva d’effetto contro l’immoralità ed altri mali. E ci furono eziandio intiere regioni, come ad esempio, l’Algau, le province del Reno, lo Schleswig-Holstein, dove, stando a buone testimonianze, il clero in grande maggioranza era moralmente irreprensibile. * Comunque sia, del male ne rimane abbastanza: specialmente in Sassonia, Franconia, Westfalia, Baviera, nei paesi austriaci, in particolare nel Tirolo, nella diocesi di Costanza e sul Reno Superiore. come in quasi tutte le città maggiori, le condizioni erano molto cattive.3 Era largamente diffuso un proletariato ecclesiastico, che costituiva un pericolo permanente per la Chiesa, sempre pronto a seguire qualsiasi movimento, che promettesse di aiutare le sue basse mire. 4 All’immoralità gli ecclesiastici meglio collocati univano la vita dello sfarzo. I chierici, dice un contemporaneo, si trovano più di frequente ai banchetti, nelle osterie, al giuoco ed a teatro che nei luoghi sacri. Specialmente dall’abuso del giuspatronato per parte di persone ecclesiastiche e laiche si faceva derivare a ragione, se uomini rozzi, cattivi ed immorali venivano preferiti a degni preti. Oltracciò i contemporanei rilevano l’orgoglio e l’avidità del denaro siccome i vizi principali, pei quali il clero si rendeva particolarmente odiato. Talvolta l’avarizia prese persino i migliori. Udiamo l'arsi il lamento, che eziandio i chierici dotti non si dedicavano ai doveri sacerdotali e che dalle chiese traevano soltanto l’utile finanziario. 5 La brama del denaro nel clero di ogni grado si manifestò nella cura di accrescere al possibile le varie tasse ed entrate ecclesiastiche, nella caccia ai benefizi, nell’accumulamento di prebende, nel nepotismo e nella simonia. Conseguenza dell’avarizia fu inoltre la mala pianta della funzione di vicario per cui molti investiti di ricche prebende si ritenevano svincolati dal dovere della residenza e mentre nuotavano nell’abbondanza e girondolavano per le corti dei principi e della nobiltà, lasciavano poi i loro uffici provvisti di vicarii miseramente retribuiti. 1 Molto bene il Wackernagel (loc. cit. 269) nota a questo proposito : « Quanto ci tocca leggere nelle cronache non è il normale, ma il sorprendente e lo scandaloso. Per lo più gli atti officiali parlano soltanto di avvenimenti particolari: la letteratura poi, anzi tutto la satira, può essere testimonianza storica solamente in misura condizionata ». 1 V. le testimonianze in Jassses-Pastok 1“, 709. 3 Ibid. I13, 710 s. Quanto alla Westfalia v. Hashages in ÌVesideuUche Zeitechr. XXIII, 114 ss. * Su questa corrente della decadenza presso una parte del clero regolare <• secolare cfr. anche Den'IFI.e, Luther and Luthertuml, Introduzione, anche nella versione italiana. 5 Onus Ecclesiae c. 23. Cfr. Werner 29 s. Pastor, Storia dei Papi. IV, 1. 13