156 Libro I. Leone X. 1513-1521. Capitolo 5. Xello stesso tempo in cui il Wolsey riportava il suo grande trionfo diplomatico su Leone X, pervenne a Roma la notizia della fine della dieta germanica, 1 nella quale il cardinale Caetano nella sua qualità di legato pontificio aveva avuto da promuovere l’affare della crociata. Con un breve adulatorio del papa il Caetano portava all’imperatore Massimiliano, come speciale segno di distinzione, l’ornamento benedetto con l’arme (cappello e spada), che la Santa Sede soleva concedere in occasioni straordinarie a principi illustri. Con tanto maggior pena quindi sentì il Caetano l’interdizione che l’ambizioso consigliere di Massimiliano, cardinale Lang, gli fece di oltrepassare i confini dell’impero fintanto che Leone X non ebbe ordinata la pubblicazione della nomina di Lang a collegato concessa fin dal 3 7 maggio. ! In conseguenza di ciò il Caetano non potè arrivare che il 7 luglio ad Augsburg, ove fu ricevuto solennemente dall’imperatore e dagli altri principi.3 Allorché gli venne presentato l’ornamento benedetto, Massimiliano fe’ rispondere che, nonostante l’età sua, egli « protetto da quest’elmo dello Spirito Santo e da questa spada della fede » parteciperebbe con forte ed imperterrito coraggio alla campagna contro gl’ infedeli. Quattro giorni dopo, il Cardinal Caetano con un’enfatica orazione latina, 4 motivò davanti agli Stati là raccolti l’incondizionata necessità della guerra turca ed i progetti fatti in proposito dal papa. In maniera allatto acconcia egli vi accennava in particolare che la Germania era in prima linea minacciata dal nemico della cristianità. Proponeva poi che per tre anni contribuissero il clero la decima, i laici possidenti la ventesima parte delle loro entrate, mentre dagli altri si dovrebbe fornire per la guerra santa un uomo ogni 50 proprietari di case. Dava inoltre le più ampie garanzie sul retto impiego di questo denaro sapendosi molto bene in Roma che la grande maggioranza degli Stati tedeschi era allora meno che mai disposta a sacrifici finanziari e che anzi molti avevano l’idea che le decime ed i denari per la crociata fossero destinati ad ar- 1203, i. 188b-l99b (Archivio segreto pontificio). Cfr. anche Ma-noscr. Torrig. XXV, 6 ; Lanz, Einleitung 210 ; Busch, Engl. Vermittlungspolitik 24. 1 Manoscr. Torrig. XXIV, 22. s Vedi Ivalkoff, Forsch. 105 s. Xunzio presso l’imperatore era allora M. Caracciolo, succeduto al Campeggio. Pieper crede (53) che occupasse il suo posto fin dall’autunno 1517, ma pare che Caracciolo partisse soltanto nella primavera del 1518, perchè in un * breve commendatizio in data di Roma 6 marzo 1518 si annuncia al marchese di Mantova la venuta di lui (Archivio Gonzaga in Mantova). 3 Voltei.inI 69. Cfr. Kalkoff, Kardinal Kajetan auf dem Augsburger Reichstage voii 1518 in Quellen und Forschungen X, 226 s., ove il cardinale è prosciolto dall’accusa fattagli finora di trafficante di benefici. ‘Vedi Hutteni Opera ed. Boecking V, 162 s. e Theimer, .I/o». Pol. II, 386 s. Cfr. Ulmann III, 714.