154 Libro 1. Leone X. 1513-1521. Capitolo 5. grandi feste ad Amboise il 28 aprile 1518, 1 Francesco I fosse riuscito a rendere il papa un istrumento cieco della politica francese. In realtà Leone X, pur essendo tanto prodigalmente liberale verso il nepote e la moglie di costui, a causa di questa relazione famigliare non si lasciò per nulla distrarre dalle sue mire particolari e dalla sua politica rivolta alla crociata. * Altrimenti disposto era però Lorenzo, che dalle sue nozze era diventato francese al tutto e rimase ancora per un po’ di tempo in Francia col Bibbiena. Non curandosi dell’utile del papa, Lorenzo fece sue tutte le pretese francesi, ma Leone non era per nulla inclinato a concedere alla Francia tutto ciò che voleva e tanto meno perchè Francesco I non prendeva in alcuna considerazione i desiderii di lui, quali, per es., quello di essere liberato dalla promessa della restituzione di Modena e Reggio. Addi 28 maggio si compì, richiesta da Francesco I, la collazione del cardinalato a Giovanni di Lorena, ma Leone X sulle prime non accordò le altre pretensioni del re, in ispe-cie riguardo alla decima.3 Intanto il cardinale Wolsey aveva lavorato senza tregua perchè, invece di Roma, Londra diventasse il centro delle trattative per la pace : in breve si seppe di un accordo franco-inglese nel senso che sarebbe restituito Tournai ed il Delfino si sposerebbe con Maria figlia di Enrico Vili. Ma non solamente un trattato d’alleanza fra Enrico Vili e Francesco I, sibbene inoltre una perpetua alleanza di pace universale doveva concludersi a Londra anziché in Roma. Da vero maestro il Wolsey seppe combinare coll’acco-modamento anglo-francese un’unione universale per la pace, garantita dall’Inghilterra e dalla Francia. In luglio si era già tanto d’accordo che ne potè venire sottoposta la sostanza al papa, il quale riconobbe molto bene, che con ciò era distrutto il suo progetto dell’armistizio quinquennale ed era stata abilmente messa da parte la sua influenza sull’azione crociata.4 Altrettanto fuor di dubbio rimase a Leone X che insuperabili ostacoli impedivano una pace universale e che si potesse raggiungere soltanto ima tregua e ripetutamente il papa insistette anche nel dichiarare quanto più solido sarebbe un patto conchiuso per un tempo determinato.5 1 IÌEUMONT, Jennesse de Catherine de Médicis 26 s. Soltanto ai 7 si settembre Lorenzo tornò alla città dell’Arno colla sposa e subito dopo s'abboccò col papa a Monteflascone, loc. cit. 255. V. anche Le feste celebrate in Firenze nel II giorno delle nozze di Lorenzo de' Medici (1518) con Maddalena de la Tour d'An-vergne. Lettera d'Alfonsina Otsini a Ser Giovanni da Poppi. Firenze 1882 (pubblic. per nozze). 2 Fabronius 291; Nitti 108. 3 Manoscr. Torrig. XXIII, 17 s., 21. 23, 24. Volieuxi 579 ss.; CiacON'IUS III, 418. Cardella III, 74. Xitti 109 s. Verdi 96 s. *Laxz, Einleitung 208. 4 Manoscr. Torrig. XXIII, 13 8., 414; XXIV, 6.