34 Libro I. Leone X. 1513-1521. Capitolo 1. teatro della guerra. Non accennata dal Giovio, ebbe però sicuramente grande influenza sull’atteggiamento di Leone X la continuazione dello scisma in Francia : se questo lo costringeva a non abbandonare la via segnata dal suo antecessore, il dovere di ristabilire l’unità ecclesiastica invitavalo invece a non tagliare tutti i ponti colla Francia. Da queste considerazioni derivò il partito di rimanere colla Lega Santa e di pagare i denari necessari per compensare i mercenari svizzeri al servizio di Milano, che cosi venne salvato. Con quale premura però anche ciò facendo il papa si desse pensiero non era più possibile. Così, pur tenendo fermo agli accordi politici perchè non gli sfuggisse la prospettiva di un accordo colla Francia ci è rivelato dal fatto, che questo aiuto pecuniario fu concesso affatto segretamente. Pel caso che tuttavia venisse conosciuto — offi-cialmente la sovvenzione fu rifiutata — si aggiunse la clausola che 20,000 ducati erano stati dati come pensioni a cospicue persone e gli altri 22,000 come saldo degli stipendi arretrati dovuti agli Svizzeri.1 Il contegno del papa fa vedere chiaramente quanto volentieri anche ora egli avrebbe assunto una posizione di aspettativa ; ma non era più possibile. Così, pur tenendo fermo agli accordi politici conclusi dal suo predecessore, Leone X non aderì pubblicamente alla nuova legij antifrancese, anzi evitò con ogni cura tutto quello che potesse troppo amareggiare i Francesi ed i Veneziani. 2 * * * I Francesi, conoscendo che la cosa dipendeva in prima linea da pronta azione, avevano aperte le ostilità nel maggio, avanzando con un esercito di 14,000 uomini contro Asti ed Alessandria, mentre contemporaneamente i Veneziani s’avvicinavano da oriente. Massimiliano Sforza trovossi in sommo pericolo perchè gli Spagnuoli rimasero inerti e, chiuso in Novara, sembrò perduto, quando uno splendido fatto d’anni degli Svizzeri diede un’altra piega alle cose. In aperta campagna presso Novara, la mattina del 6 giugno 1513, con eroico disprezzo della morte essi assalirono l’armata francese, che aveva forze superiori, e la batterono completamente, sicché ’ Guicciardini XI, 4. Iovius'{V’ita Leoni8 A”, 1. 3) riporta 25,000 ducati; Saxudo (XVI, 307-308) soli 20,000. Dalle relazioni qui spogliate dell’ambasciatore veneto risulta che la piega presa e officialmente negata (Saxudo XVI, 331, 354, 356-357, 364) fu nota solo il 25 maggio. Il primo indizio che Leone intendesse rimanere colla Lega è l’istruzione, mandata a Bologna il 19 maggio, di prestare aiuto agli imperiali in Verona, cui seguirono il 23 d 31 maggio simili istruzioni a favore degli Spagnuoli ed imperiali (v. Regest. Leoni* X, nn. 2726, 2807, 2918). Circa le pensioni pontificie nella Svizzera v. Wirz, Filonardi 15 S- * Iovius, Vita Leonis X, 1. 3. Lettres de Louis XII, IV, 114.