Le logge di Raffaello. 487 della costruzione.1 Offrono un certo punto d’appoggio i conti dell'agosto e settembre 1518 per ciò che riguarda il pavimento, * che Leone X fece fare in magnifiche piastrelle di maiolica dell’officiiia fiorentina dei Robbia, le quali mostrano i suoi emblemi in una specie di arazzo.3 Al senese Giovanni Barile fu affidata l'esecuzione delle porte ricchissimamente intagliate, che vanno ornate dell’arma medicea. Abbiamo dolorosamente da lamentare la mancanza di notizie particolareggiate sull’origine della decorazione data alle pareti, ai pilastri e vòlte delle Logge. Fino ad ora non s’è dedotto con sicurezza quando questi lavori cominciassero ed una sola cosa è solida, che cioè la fine della magnifica decorazione per lo più è collocata innanzi tempo, 4 poiché da fonti autentiche risulta siccome data del compimento l'estate del 1510. Agli 11 di giugno di detto anno i libri di conto notano un regalo di 25 ducati agli aiutanti di Raffaello., che hanno dipinto nelle Logge.5 Pochi giorni dopo, ai 16 di giugno, Baldassarre Castiglione scriveva alla marchesa Isabella d’Este : « Del resto si vive al consueto. X. Sre sta su la musica più che mai e di varie sorti si diletta ancor de architet -i ura e va sempre facendo qualche cosa nova in questo palazzo et or si è fornito una loggia dipinta e lavorata de’ stucchi alla antica, opera di Raffaello, bella al possibile e forse più che cosa che si vegga oggidì de moderni ».6 1 Cfr. Redmont 111 2, 402. Geymuller, Raffaello 48 s. (a p. 49 va letto 151 ** invece di 1517), cfr. Projels primitifs 75 s. 2 Muntz, Raphael 452. 3 Cfr. Tesorone, L'antico pavimento iltlle Logge di Raffaello, Napoli 1891 e Gnoli iu Arch. stor. d. Arte IV (1891), 205 ss. Amendue gli eruditi ignorarono che esiste tuttora uu antico molto buon disegno del pavimento originario nella splendida opera : * Disegni della prima e seconda loggia Vaticana fatti da Francesco La Vega Spagnolo Va0 1745 per ordine e spese deU'em. sig. card. Silvio Valenti Gonzaga segret. di stato della StA di jBenedetto XIV e dall'em. nipote iti lui sig. card. Luigi Bibliotecario di S. G. e protettore della biblioteca Vaticana donati « questa Va° IS02 pel giorno med° nel quale n'ebbe il solenne possesso (Sala d. stampe e incis. AMD XVI 1 della Vaticana), tav. 57. Dell’antico pavimento qui riprodotto sono esposti nell’appartamento Borgia alcuni resti salvati dal prof. Sf.itz; per l’uso era esso diventato tanto guasto che nel 1809 dovette venir sostituito da uno nuovo in grandi lastre di marmo. Poiché da allora tornata in fiore la fabbricazione delle maioliche, sarebbe da augurare che si facesse un’ imitazione dell’antico pavimento e la si mettesse in posto dell’attuale in marmo, che male si adatta alla decorazione delle pareti e volte. Intorno a un altro disegno del pavimento in un codice della Biblioteca di Corto a V i e li n a v. sotto, p. 491, n. 1. * Cioè nel 1518. Così Gruyer (203) e molti altri. 5 Zahn in Arch. stor. Ilal. 3a serie, VI 1, 188. 6 Quest’ importante testimonianza (Archivio Gonzaga in Mantova) fu pubblicata nel periodico II Raffaello del 20—30 settembre 1876 ed io l’ho riprodotta perchè questo periodico è pressoché introvabile.