Lo arti decorative sotto Leone X. 509 speciale. La colossale statua in onore di Leone X fatta da un discepolo del Sansovino, Domenico Ami di Bologna, 1 e che per decreto del Senato fu eretta sul Campidoglio, è tanto rozza e tozza, che non può sollevare pretesa alcuna al nome di opera d’arte. Eppure si trovò allora un poeta tedesco, che ne mise l’autore a lato di Fidia. 2 Ai servigi di Leone X stette anche lo scultore fiorentino Francesco de’ Buglioni, di cui si vede la lapide a San-t’Onofrio. 3 Mentre all’epoca di Leone X la scultura propriamente detta rimase addietro in modo strano, tanto più svilupparonsi la decorativa e le arti industriali. A buon diritto per spiegare questa evoluzione s’è chiamata l’attenzione sull’influsso della pittura,4 ma anche al papa mediceo spetta una parte in questo fiorimento. Dotato di finissimo gusto egli concesse la più efficace protezione precisa-mente a questi rami dell’arte. Raffaello nel suo ritratto, che differisce sostanzialmente dagli usuali ritratti di papi, lo ha perciò concepito siccome amico delle arti minute. In primo luogo bisogna ricordare ancora una volta la decorazione delle Logge, nelle quali la decorazione è portata a classica perfezione. 5 II fine senso artistico, che in essa s’afferma, si mostra ovunque anche altrove. Oggi pure ognuno può persuadersi della bellezza delle porte e imposte di legno intagliato, con cui Leone X fece ornare le stanze del Vaticano. Il meraviglioso intaglio è opera del senese Giovanni Barile, l’intarsio di Fra Giovanni da Verona. * Delle belle piastrelle di maiolica, colle quali fu abbellito il pavimento al Vaticano ed in Castel S. Angelo invece sono rimasti resti insignificanti. 7 Nel museo di Cluny a Parigi alcuni pezzi 1 Su di lui cfr. Marini, Lettera 115 s. e Gregobovius, Schriften I, 295. Sull’esposizione della statua che dal 1876 è a 8. Maria in Aracoeli, v. Rodocanachi, Capitole 110. Cfr. Lanciasi, Scavi I, 207 ss. 2 C. Silvani Germani in gtatuam Leoni» XP. M. silva, Roinae 1524. Anche Fr. No vf.llus nella * Vita Leonis (Cod. Barb. Int. 2273 nella Vaticana) designa la statua come pulcherrima (f. 19). 3 L’iscrizione (Forcella V, 301) lo dice familiari» domestici),» Leonis X e celebra la sua' arguzia ed il suo talento musicale. Intorno a lui cfr. anche Regest. Leonis X n. 17462. Francesco è certamente fratello di quel Benedetto, del quale tratta v. Fabriczy in Riv. d'Arte, Firenze 1904. 4 Gregorovius IV, 599. 5 Cfr. Zimmermann II, 502. ‘Vedi BurckiiARDT-1IoltzinGER, Gesch. der Renaissance 308 s., 314; Pas-Savant II, 265 ; Müntz, Raphael 434 s.; Rossi, Pasquinate 103. Cfr. Letarouilly, Vatican II: Chambre» e Gmelin, Ital. Skizzenbuch I: Die geschnitzten Türen im Vatikan, Leipzig 1879. Su G. Barile cfr. Mitteilungen des österr. Museums 1879. 7 Cfr. sopra p. 487. Sul pavimento della Camera della Segnatura v. Klaczko, Jules II 212. Solo da poco il Borgatti scoprì pezzi delle magnifiche piastrelle di maiolica di Castel S. Angelo e li riunì nel museo da lui fondato.