Favore dato agli studi greci. 449 espressamente a rigettare tutto ciò, che fosse contrario alle vedute dei teologi : fra altro addimostrò la sua riverenza verso la Santa Sede omettendo nella pubblicazione delle opere del Petrarca gli appassionati sonetti di lui contro Roma. Gli articoli dell’officina di Aldo Manuzio, ai quali con avvedutezza commerciale egli seppe aprire mercati affatto nuovi, erano universalmente apprezzati per la loro correttezza e graziosa presenza. L’attività della ditta, che in breve raggiunse fama mondiale, aveva un carattere universale straordinario per quel tempo. Aldo Manuzio si fece un merito speciale rimediando al difetto di libri greci. 1 Subito dopo l’esaltazione di Leone X cominciò ad uscire dalla stamperia di Aldo l’edizione delle opere di Platone curata da Marco Musuro. 8 Con una magnifica poesia greca del Musuro orna la prima parte di quest’importante pubblicazione quell’entusiastica dedica di Aldo, della quale facemmo già parola. Il papa ne fu oltremodo lieto, che difficilmente potea farsi una più conveniente dedica al figlio di Lorenzo de’ Medici, il quale ringraziò con un documento, che porta la data del 28 novembre 1513, in cui elogia l’instancabile diligenza, le fatiche e spese da molti anni impiegate da Aldo nella stampa di opere dotte e per altri 15 anni gli concede il privilegio esclusivo di far stampare e ristampare tutte le opere greche e latine già da lui pubblicate o che pubblicherebbe coi bei tipi corsivi da lui inventati. Tutti gli stampatori illegittimi e imitatori sono minacciati di gravi pene pecuniarie e della scomunica, mentre si raccomanda all’editore di non vendere le sue opere a prezzo esagerato, sibbene giusto.3 Per promuovere gli studi greci a Roma Leone X nel primo anno del suo governo chiamò nell’eterna città il famoso Giano Lascari4 1 Cfr. A. Firmin-Didot, A. Man. et l'hellénisme à Venite, Paris 1875; From-mann, Aufsätze zur Gesch. des Bitchhaitdels II, Jena 1881, 11-51; Geioer in Beil. all’Allgem. Zeitung 1881, n. 284; Schuck, Aldus Man. 56 s., 68, 100 s.; Mühlbrecht, Bücherliebhaberei 31, 33 ss.; P. de Nolhac, Correspond, de A. Man. in Studi e Doc. VIII, 247 s., cfr. Giorn. d. lett. Ital. XIII, 391 s.; Castellani, £« stampa in Venezia, Venezia 1889 ; F. Ongania, L'arte d. stampa nel rinascim. italiano Veitezia, Venezia 1895; Rev. d. Biblioth. VT, 143 s., 237 s., 311 s. Fumagalli, Lexic. typogr. Ital., Milano 1905. 2 Cfr. Legrand, Bibliogr. hellénique I, cxvi e 100 s. 3 Roscoe-Bossi V, 301 s. Sulle querele elevate contro questo privilegio dall’editore fiorentino Giunta e l’acquietamento di esse per opera di Leono X v. Marzi, Una questione libraria fra i Giunti ed Aldo Manuzio (pubblio, per nozze), Firenze 1895. 4 Le fonti e la letteratura più antica su Giano Lascari furono catologate da Müller in Zentralbl. f. Bibliothekwesen I, 333 s. cfr. 411 s. sul deficiente la- voro di Vast, De, vita et operibus J. Lascaris, Paris 1878. Ciò che si ha di meglio è in Legrasd, Bibliogr. hellénique I, cxxxi-clxii ; II, 322-336. Cfr. inoltre Schuck, Aldus 80 e Mèi. d'arch. 1886,251 ss. ; Retv. d. biblioth. II, 280 ss. ; IV, 84 ss. ; Flamini 96, 535. Cfr. Luzio, Isabella d'Este 91. Pastor, Storia dei Papi. IV, 1. 29