362 Libro I. Leone X. 1513-1521. Capitolo 10. tratte dalle Metamorfosi d’Ovidio. Coll’affresco tutto di sua mano del trionfo di Galatea sulla parete d’ingresso, Raffaello diede una nuova prova della potenza, colla quale sapeva ritrarre anche il mondo voluttuoso dell’antichità. Chi giudica coi principii cristiani non può che prestare un omaggio condizionato alla « nudità divina », regnante qui e nelle scene di Psiche. 1 Egli quindi saluta tanto più festevolmente le decorazioni che il Chigi fece eseguire nelle celebri cappelle di S. Maria della Pace e di S. Maria del Popolo. Per la prima Raffaello creò le sue incomparabili Sibille. * Per la cappella sepolcrale del ( 'bigi in S. Maria del Popolo Sebastiano del Piombo dipinse il quadro dell’altare, la Natività di Maria; ■Raffaello abbozzò i disegni per l’architettura della cappella, pel rilievo in bronzo di quest’altare, Cristo e la Samaritana, per la statua di Giona e pel musaico della cupola: in quest’ultimo egli rappresentò gli dèi planetari! e il cielo colle stelle fisse custodito e diretto da angeli e dall’alto benedetto da Dio Padre.3 Chigi, che anche in altre maniere fece ricche donazioni per scopi religiosi, decorò eziandio un’altra chiesa. Per quella di S. Caterina, patrona della Confraternita dei Senesi, fece eseguire il quadro dell’altare, la risurrezione di (’risto, del Genga; a Tolfa eresse una chiesa per gli Eremitani. * Chigi sopravvisse pochi giorni all’amico Raffaello e morì a soli 55 anni addì 10 aprile 1520, venendo seppellito con pompa regale nella cappella da lui eretta a S. Maria del Popolo. 4 Colla favolosa ricchezza e liberalità senza fine del Chigi gli altri banchieri di Roma, gli Spannocchi, gli Strozzi, gli Alto viti, i Gaddi 6 e i Bini7 non potevano tenere il confronto, come neanche i rappresentanti dei Fugger e dei Welser, ma gareggiare invece col ( reso senese nell’amore dell’arte, 8 in questo distinguendosi più di tutti il giovane Bindo Alt oriti. Per lungo tempo fu ritenuto 1 Secondo il Vasari l’architetto della Farnesina fu B. Peruzzi, secondo Gey-müli.er Baffaello, ma non ritiene sicura la cosa Springer ( li ibi. z. Zeitschr. für bild. Kunst 1884, 408). Sulla decorazione pittorica cfr. Gruyer in Gaz. d. Beaux-Arts 1862 ; SPRINGER, Raffael 260 s., 338 8. ; Muntz 509 ss., 519 ss.; Min--GHETTi 141 ss., 203 ss.; Förster 39 s. c Repert. XXIII, 1, s.; Michaelis in Knnstehronik 1889, n. 1; P«oppino, Sebastian del Piombo, Leipzig 1892, 28 s. Maass, Ans der Farnesina, Marburg 1902 e l’entusiastica descrizione dello Stein -mann 171 s. Cfr. ora anche Steinmann, Sirtina II, 104 s. 2 Cfr. Springer 258 s.; Müntz 511 ss. 3 Col Müntz 514 ss. cfr. Grüner, 1 mosaici nella Cappella Chigiana, Roma 1859. 1 Janitschek, Gesellschaft 96 e Förster 5 s. 5 Con San uno XXVIII, 361, 385, 406, 407, 423, 424, 425, 426 e Tizio appo Fabkonius 313 cfr. anche nell’App. n. 60 la * lettera 11 aprile 1520 di Ang. Ger-manello (Archivio Gonzaga in Mantova). * 11 loro bel palazzo in via de’ Banchi fu costrutto da Iacopo Sansovino. Vasari VII, 497. 7 II loro palazzo in via Consolato fu disgraziatamente distrutto nel 1888 ; v. Arch. star. d. Arte I, 268 ss. 8 Cfr. le minute informazioni di Schulte I, 201 s. pei Fugger ed i Welser.