Libro I. Leone X. 1513-1521. Capitolo 10. Fiorentini o almeno toscani erano anche molti letterati e cultori delle arti belle e della parola pagati dal papa : di là venivano anche i più noti buffoni di Corte. * Tra gli officiali di governo il più celebre è il Guicciardini. Mentre, procedendo energicamente contro i banditi, quest’uomo die’ a vedere quanto tenesse all’ordine, altri ufficiali medicei, per lo più fiorentini, esercitarono tanta oppressione che divennero oggetto di sommo odio.2 Anche nella milizia3 e specialmente nella diplomazia occuparono posti dei compatriotti di Leone X. La narrazione che fin qui abbiamo fatta dimostrò quale parte importante tennero sotto questo aspetto il cardinale Bibbiena e Giulio de’ Medici. Pietro Bibbiena, fratello seniore del cardinale, fu nunzio ordinario a Venezia dal 1513 al 1514. * Pietro Ardinghello, oriundo da nobile famiglia fiorentina, teneva a Roma la corrispondenza segreta pei Medici.5 Dei nunzi in Svizzera Goro Gherio era di Pistoia, Antonio Pucci di Firenze.6 È un fatto del tutto nuovo quello che gli inviati della repubblica di Firenze residenti in Francia, Roberto Acciaiuoli, Francesco Pandolfini e Francesco Vettori, rappresentassero interinal-ment.e e a lato dei nunzi ordinarii il papa. Anche nella Spagna furono adoperati per le faccende della Santa Sede gli ambasciatori fiorentini per es. Giovanni Corsi e Giovanni Vespucci. 7 .Missioni diplomatiche furono affidate in momenti molto importanti a parenti del papa: così a Roberto Orsini, che andò dapprima in Ungheria, poi presso gli elettori tedeschi in occasione dell’elezione imperiale,. 1 Cfr. Cesareo 214, ove anche sulle satire contro i Fiorentini. 2 Cfr. la relazione 1517 di AI. Giorgi in Albèri, 2a serie, III, 55, che però esagera. s Dagli « Introitus et Exitus (Archivio segreto pontificio) io presi le seguenti note: Voi. 551. t. 162: Simonde Tornabonis revisor geni, armor. S. D. N. (cfr. f. 217); f. 164: Hieronymus de Albicis capitan, balisterior. (equestrium custodie palatii ; cfr. f. 177b) ; 174; Barthol. de Bibiena supersUmt. munii. S. D. N. (luglio 1513); f. 227b: /«e« Florentin. superstant. artiglarie D. N. (30 die. 1513); f. 243 : Hieronymus de Albicis capii, custodie equor. levis armat. S. D. N. (marzo 1514).-Voi. 552: Bernardo de Bibiena superstanti munit. palatii (31 maggio 1514). Barthol. de Bibien.. superst. tramit. (4 sett. 1514).-Xel voi. 553 ricorrono ancora spesso Bernard, de Bibiena superst. munit. e Simon de Tornabonis commiss. gen. armor. Qui al 23 nov. 1514 anche un Nicolaus de Bibiena superst. fontis S. Petri.-X ol. 554 al 3 di gennaio: Hieron. de Albicis capit. balisterior.; al 10 gennaio 1516: Barthol. de Bibiena superst. munit. - Voi. 555 al 12 marzo 1516: Barthol. de Bicasolis cancell. custodie S. D. N. ; al 28 marzo 1516 : Simon de Tor-nibonis commiss. gent. amor. -Xel voi. 557 (1517-1518) spesso Barthol. de Bibiena superst. munit. e Nicol, de Bibiena superst. fontis S. Petti. - Voi. 559 al 30 dicembre 1519: Iulianus Tomabonus castellali, castri S. Angeli. ‘Pieper, Nuntiaturen 48 s. 5 Richard 7 ss. Baschet, Catti, de Mèdicis 260. 6 Archiv, für Schweiz. Gesch. XVI, xx, xxiii ss. 7 Pieper loe. cit. 56, 58, 59.