480 Libro I. Leone X. 1513-1521. Capitolo 11, 2 re. La serie dei cartoni superstiti, sui quali del resto il tempo e passato non senza lasciarvi tracce,1 comincia colla pesca miracolosa del principe degli Apostoli. 2 La scena segue da presso il quinto capitolo dell’Evangelo di san Luca. Di buon mattino Gesù aveva predicato alalia nave alla turba raccolta sulla riva del lago di Genezareth e poi s’era con Pietro allontanato al largo, facendovi nuovamente gettare le reti. Pietro obbedì alla parola del Maestro sebbene avesse lavorato tutta la notte senza prender nulla. Ed ecco che un miracolo premia l’obbedienza: le reti non bastano a capire i pesci e si rompono sicché bisogna chiamare in aiuto un’altra barca, su cui stanno Giovanni e Giacomo, ma la quantità del pesce è tale, che le due barche quasi si sommergono: tutti sono dominati da meraviglia pel grande miracolo. Ma Pietro, consapevole della sua indegnità, si getta ai piedi di Gesù dicendo : « Allontanati da me. che sono uomo peccatore» e dolcemente Gesù gli risponde: «Non temere, d’ora in poi sarai pescatore di uomini». L’artista ha colpito questo momento. Sul davanti stanno due barche dal soverchio numero dei pesci molto affondate nell’acqua e a bella posta così piccole di proporzioni, che spiccano sovrane le figure di coloro che vi sono dentro. In una di esse stanno Giovanni e Giacomo, forti e genuine forme di pescatori, tutti intenti a mettere in sicuro la copiosissima pesca, mentre accanto ad essi il nocchiero si sforza per tenere in equilibrio la nave troppo carica. Alla punta dell’altra barca siede il Signore, vestito di azzurro chiaro e con mantello bianco, in attitudine di calma maestosa, raggiante e come trasfigurato : tenendo la mano. sollevata egli è nell’atto di dire a Pietro le gravissime parole accennate. Nel viso di san Pietro, che a mani giunte adora il Maestro, è espressa, con arte inimitabile, fede umile, attaccamento il più assoluto ed il massimo della gioia. giusto che non in tutti i cartoni si tenne calcolo che il processo del telaio fa comparire la scena in senso inverso. Nel rovesciamento il sacrificio di Listra e l’acciecamento di Elima vengono a perdere: v. Wölfflin 114. Diversamente da quest’erudito io credo che sotto questo rispetto la predica di san Paolo nou sia indifferente. Xeli’ inversione l’oratore in ispecie guadagna molto sensibilmente. 1 Quelli che hanno sofferto di più sono l’acciecamento di Elima e la guarigione dello storpio. 2 Base a questa mia esposizione sono note da me prese coi cartoni davanti agli occhi nell’autunno del 1900 durante una fermata a Londra per ragione di studi. Cfr. inoltre Passavant I, 272 e li, 253 s.; Waagen, Kunstwerke und Künstler in England 1, 367 ss. ; Förster II, 83 s. ; Springer 270 s. ; Kio, Michel-Ange et Raphael 189 s. ; Müntz, Raphael 486 s. ; Strztgowski 62 s. ; Wölffijs 105 s. Le molte riproduzioni anteriori (cfr. Passavant loc. cit. ; Rulano, Works or Raphael, I.ondon 1876; Müntz, Historiens 112 s.) furono tutte lasciate indietro dalle fotografiche originali del Braun di Dornach. Finalmente il Müntz ( Tapi»«, de Raphael) con eccellenti stampe in rame, formate su fotografie dagli originali, riproduce i cartoni e dà inoltre in facsimili fototipici riproduzioni di tutti gli «chizzi che rimangono per la composizione.