Rapporti cogli Stati italiani e la Polonia. 561 gando alle proscrizioni del concilio Lateranense, promise la prima sede vescovile che diventasse libera in Portogallo, ad Alfonso, quarto figlio del re c ancora ragazzo. Nel 151(5 l’inviato portoghese, aveva già ottenuto la promessa che ad Alfonso sarebbe data la porpora. Nell’anno medesimo il figlio regale ebbe il vescovado di Guarda. Nel luglio 1517 Alfonso fu incluso nella grande creazione di cardinali facendosi la sola condizione che ricevesse le insegne della sua dignità soltanto quanto contasse 18 anni. Il re non fu contento neanche di tutto questo : era appena diventato cardinale Alfonso, che egli si fece avanti chiedendo nuove dignità ecclesiastiche. 1 Se non quanto al Portogallo, il papa ebbe per quasi tutti gli altri paesi latini da sollevare lagnanze e da muovere passi per ripetute violenze contro ecclesiastici o altre violazioni della libertà della Chiesa. 2 Degli Stati italiani Venezia specialmente, nella coscienza che aveva di sè, si permise varie usurpazioni, 3 ma anche di fronte ad Isabella marchesa di Mantova e parecchie città dello Stato pontificio, 4 come pure di fronte agli Svizzeri, 6 il papa mediceo dovette sorgere a tutela della libertà ecclesiastica. Spesso in verità il guasto del clero costringeva addirittura gli Stati a procedere da soli. Spesso i malfattori cercavano di sottrarsi al castigo a mezzo dei privilegi clericali, contro la. qual cosa però Leone X nel 152(1 prese misure opportune per Venezia. 0 Nel 151(5 si concluse un concordato con Firenze relativo all’esenzione del clero dalle imposte. 7 Relazione più stretta tra la Polonia e Roma fu avviata dal concilio Lateranense, al quale Giovanni de Laski, primate ed arcivescovo di Gnesen, dichiarò l’accessione del regno, 8 influendovi 1 Corp. dipi. Port. I, 312 ss., 322 ss., 346 ss., 352 ss., 363, 387, 474, «98; II. 5, 39. Mac Swiney 139 ss., 146 ss. Cfr. sopra p. 545. 3 Su questo ai nostri giorni ha chiamato l’attenzione Kalkoff (Forschungen 35 s.) adducendo esempi dalle .1 eia consist. Si riferiscono a quest’oggetto anche le ’lettere di Leone X a Francesco I in data Viterbo 1 novembre 1515, e Firenze 7 febbraio 1516 nell’A rchivio Nazionale a Parigi. ■’Cfr. Sanodo XXVÍII, 436; XXX, 352, 361. Su un conflitto con Venezia a causa dell’inquisizione a Brescia v. Lea, Inquisition I, 539. 4 V. il * breve alla marchesa Isabella del 23 maggio 1520 (Archivio Gonzaga in Mantova) e quello all'abate di S. Pietro e priore di S. Severo del 3 aprile 1514 nell’A rchivio Capitolare di Perugia. 5 Cfr. Manoscr. Torrig. XXIII, 11. 6 Sañudo XXIX, 316 ss. 7 Cfr. le notizie in Scaduto, 8Ulto e Chiesa sotto Leopoldo I, Firenze 1885, 87 e Hist. Jahrb. IX, 107. 8 Laski fu nominato legatug natus (cfr. sotto). Mentre non lo si volle ricevere come tale a Cracovia nell’ottobre del 1515, tale onore gli toccò più tardi a Gnesen : v. Bkzezin'ski, O stosunku pia'tego powszechnego soboru Lateranen’skiego do Polski, Krakow 1897, 65-66. Pastor, Storia dei Papi. IV, 1. 3«