390 Libro II. Alessandro VI. 1492-1503. Capitolo 3. Il papa stava di continuo spiando se mai da qualche parte gli venissero aiuti contro il terribile «pellegrino». Il 24 novembre fece chiamare a sè l'ambasciatore di Massimiliano, il principe di Anhalt, e cosi gli parlò: Carlo Vili non aspira soltanto (al dominio dei territori; italiani spettanti all’impero, ma all’impero medesimo. Io però, disse il papa, non darò mai per questo il mio assenso, nemmeno se mi venisse col coltello alla gola. Finiva esortando l’ambasciatore a muovere il re romano, in qualità di protettore della Chiesa, onde intervenisse in tale frangente.1 Anche i Veneziani scongiurò Alessandro VI perchè lo aiutassero.2 Alla sua domanda se come al suo grande predecessore gli sarebbe concesso un rifugio nella città delle lagune, alla fine di novembre si ebbe conveniente risposta.3 La confusione in Roma cresceva di giorno in giorno. La città era bloccata da parte del mare da Ostia, da parte di terra dai Colonna, cosicché avverossi sensibile carestia di viveri.4 In conseguenza fra la popolazione sorse sì forte fermento, che il papa cornine,iò a temere una rivolta. Un confidente gli fece particolareggiate osservazioni sulla sicurezza del palazzo vaticano e della sua persona.5 A difesa contro il nemico esterno le porte della città vennero chiuse con catene, alcune murate, Castel S. Angelo messo in stato di difesa. Si diceva che Alessandro, per sottrarsi alla deposizione da parte dei Francesi, fuggirebbe a Venezia o a Napoli. Il Cardinal Sanseverino raccomandò al papa di riconciliarsi col cardinale Sforza, che trovavasi in relazioni strettissime con Carlo Vili.0 Si tentò questa via. Il 2 dicembre Ascanio Sforza venne di nuovo a Roma. I cardinali Sanseverino e Lunati negoziarono in suo nome con Juan Lopez, intimo del pontefice; un accordo sembrava imminente ; Ascanio Sforza e Prospero Colonna si dovevano recare tosto a Viterbo. Ma allorquando ili 9 dicembre si disponevano a partire, tanto essi quanto i cardinali Lunati e Sanseverino furono per ordine del papa catturati. All’ambasciatore francese si fece sapere che non si concederebbe a Carlo VIH il passaggio per lo Stato della Chiesa.7 Come potè Alessandro VI 1 Burchakdi. Dmriuni (Thuasne) II, 19 s'., (Celasti) I, 543. 2 Sanudo, Spedi?. 140. 3 Vedi Kbf.tschjiayr II, 1398 s. •> Balan. V. 330. 5 V. il memoriale in catalano ad Alessandro VI in Archivio di Castello Ann- XV, cape. XII. n. 7, p. 45ss., Archivio segreto pontificio. « In una * lettera datata da Marino 12 novembre 1494. A. Sforza esprime al re francese la sua contentezza per le lettere reali, che gli hanno annunziato 1 arrivo di Caro Vili in |Siena. .Nulla sarebbegli riuscito piti grato che ridere et venerari Majtem Tesi. Archivio di Stato in Milano. ~ Burchardi, Diarium II, 190 s., (Celani) I, 544 s. Sanudo, Spedi?- 14® s-Bernardi I 2. 36 s. La richiesta di aiuti fatta dal papa con poscritto autografo