234 amministrative locali, e nel trapasso dal continente alle isole, dal governo esarcale a quello provinciale avevano allargato, tacitamente modificandola, la sfera delle loro attribuzioni, avevano accresciuto il peso del loro influsso e accentuato il valore politico della loro attività. La carica, in analogia alla genesi della podestà ducale, si era trasformata da elettiva in vitalizia ed era diventata ereditaria (1). Un quotidiano sviluppo aveva mutato l’ordine tribunizio in una aristocrazia indigena, che dominava ogni attività, senza tuttavia assurgere a tanta autorità da sovrapporsi, o almeno interporsi, alle funzioni ducali. Può essere che i ripetuti tentativi di collocare a fianco del duca due tribuni, rinnovabili annualmente, abbiano rappresentato lo sforzo della classe tribunizia di assicurarsi più attiva partecipazione al governo politico della provincia, e di esercitare sopra di esso più stretto controllo, che non fosse quello che poteva nascere dalla sua presenza nel placito, tra la massa grigia del populus, o dai contatti privati colla persona del duca. La classe tribunizia, come tale, nella costituzione ducale non godeva privilegi nè prerogative distinte da quelle accordate all’ universus populus. Il suo maggior apprezzamento politico era sempre fatto a titolo personale, in virtù della posizione sociale conseguita (2). Questa le assicurava notevole posto nella vita pubblica, nella difesa o nella condanna degli atti e delle opere della podestà ducale. Tribuni erano presenti alla compilazione degli atti pubblici ; frequentavano il palatium ; sedevano nel placito accanto ad autorità civili ed ecclesiastiche ; accordavano favore, appoggio e conforto politico al duca. Nei circoli tribunizi era anche allevato e istigato lo spirito fazioso di rivolta (3) ; nei circoli tribunizi erano anche preparate e organizzate le congiure (4) ; dai circoli tribunizi erano compiuti il rovesciamento di una clientela e l’elevazione di un’altra (5). Queste alterne esperienze tornavano a sicuro danno delle fa- (1) Cfr. per tutti Lenel, Die Entstehung oit., p. 114 sg. (2) Cfr. il placito del Risano dell’ 804, in Kandler, Cod. dipi, istr., I, s. a. 804 ; Documenti cit., I. (3) Iohan. Diac., Chronicon cit., p. 98. (4) Iohan. Diac., Chronicon cit., p. 101 sg. (5) Iohan. Diac., Chronicon cit., p. 106, 111, 112.