322 Libro I. Innocenzo Vili. 1484-1492. Capitolo 6. da un tappeto di velluto alessandrino e circondato da seggioloni finementi intagliati.1 Con Rodrigo Borgia gareggiava in ricchezza e magnificenza il suo rivale Ascanio Sforza, per considerazioni politiche da Sisto IV promosso nel 1484 al cardinalato e largamente provvisto di ,ricche prebende. I suoi proventi sotto il successore d’Inno-cenzo Vili superavano quelli di tutti i cardinali ammontando a 30.000 ducati - (i.ni moneta moderna un milione e mezzo di franchi) e lo mettevano in grado di tenere una corte oltremodo sfarzosa nel suo palazzo situato vicino a Piazza Navona ed oggi pure conservato nelle sue forme principali.3 La passione prediletta di Ascanio era la caccia : il numero de’ suoi cavalli cani e f ailchi era infinito. Un contemporaneo nel descrivere una festa notturna, che Ascanio diede negli ultimi anni d’Innocenzo Vili al principe di Capua, Ferrantino, nepote del re Ferrante, la dice splendida in modo favoloso. Gli amici di Ascanio a buon diritto levavano a cielo la sua grande abilità nel maneggio degli affari di Stato. Oltre a questo il cardinale ¿¡’intendeva molto di letteratura di arte; ai suoi servigi stette Serafino Aquilano. Il cardinale Ascanio anzi si esercitò in persona nelle belle lettere, si provò a scrivere versi latini e italiani e sovveniva largamente i letterati. Bisogna poi riconoscere che nei distribuire i suoi benefici Ascanio non dimenticava i poveri di Roma. * In punto di morale non erano molto migliori di Rodrigo Borgia i cardinali Federico San.severino 0 e il dovizioso Battista Orsini. Di sentimenti in prevalenza mondani era pure il Cardinal BalUE, che fin dal febbraio 1485 era tornato a vivere in Roma. La passione di quest’uomo oltremodo abile e ambizioso era la politica e l’ammassare ricchezze: per tali cose dimenticava tutto il resto. Non ostante le molte peripeztie della sua vita agitata il Balue lascio 1 II quadro storico qui abbozzato messo a confronto con la descrizione (l*1 l’arredamento della casa della Vanezza l'atta dal Gbeuobovius. Lucrezia Inolia il merito di non essere uscito dalla fantasia e facoltà costruttiva di uno set il tore vissuto quattro secoU dopo, ma di essere la relazione di un testimonio oculare. 2 II valore aureo del ducato era di marchi 9,4. Purtroppo non si può bilire in modo sicuro l’odierno valore corrente; vedi Pogatscher in ti"11111 CWien) II, 400 e Luschin, Munzlcunde, Miìnchen 1004, 83 s. 3 Cfr. I’astok, Rotti zu Ende dar Renaissance 47. * Reumont III 1, 199 s., 203. Arch. stor. Lombardo II, 379 s. Ratti I- | S persegue troppo una tendenza apologetica. . » Cfr. il * dispaccio di Cositabile in data di Roma 4 marzo 1508. Archi ' 1 di Stato in Modena. « Sigismondo de’ Conti II, 2(54. Ofr. Dispacci di A. Giustiniani L °