«78 Libro III. Giulio II. 1503-151o. Capitolo 1. monete d’argento note sotto il nome di gvulìi, in seguito di paoli. Questo provvedimento tornò a vantaggio tanto del traffico che della rendita.1 Contro i giudei falsarii delle monete il papa procedette con pene severe;2 nel resto però protesse gli Ebrei gravemente oppressi in quasi tutti gli altri paesi : Roma restò per essi una città libera.3 Le deplorevoli condizioni in cui trovavasi la Campagna romana, dove i baroni e i grandi possidenti inceppavano il lavoro ai poveri coloni, causarono più volte in Roma, specie negli anni 1504 e 1505, un’estrema penuria di granaglie. Giulio II si diede ogni premura onde apportarvi rimedio, come del resto fu sempre sollecito affinchè la città non venisse a mancare di provvigioni. La miseria nel 1504 era tanta, che il papa non solo chiese a Ferdinando di Spagna d’importare granaglie dalla Sicilia, ma si rivolse persino ai re di Francia e d’Inghilterra affinchè permettessero la esportazione di granaglie a Roma.4 La cosidetta annona fu separata da .Giulio II dall’amministrazione camerale e istituita per essa 1 Vedi Travisano presso Alberi II 3. .33 ss. ; Reumont III 2. 282. Ofr. Senarega 006. Moroni XLVI, 117. Novaes (VI, 152. IUnke III», 8*. Oabampi, App. 224 ss.. 230 ss. ; Martinori 41 ss. Raffaele da Volterra condanna la ridu zlone della moneta (‘Stf.inmann II. 787). Nuovi e interessanti documenti sulle monete di Giulio II presso Muntz. L'Atelier monéta ire de Rome (Paris 188rt) 12 s. Quivi stesso altre notizie sul famoso Caradosso. V. anche Jalirb. (1. preu**-Kumt situimi ttngcn III. 130 ss. ; Sotjìlthess-Rechbfrg. Taicrkabinctt II 1, WHi 1845, 2: Martinori, Giulio II 41 ss. ; Malagttzzi, La secca , eli Bologna, in Sir. ■¡tal.
  • 1 Pa|1'1 ha dato ordine di comprare il grano della Marca d'Ancona e di condurli' ■' Soma per mare : il doge pertanto si dia cura perchè. nei luoghi del territouo veneziano a questi trasporti non siano fatti degli impedimenti. Cfr. anche Jh spacci di Giustinian III, 26, 190, 201, 286, 238, 246, 276, 284, 372 (cfr. BkoscH 329. n. 48): iSer. di Branca Tedallini, Diario Romano 312;'Cupis 106 ss.