6. Giulio II in lega con la Spagna. Grave malattia e guarigione del papa. La lega santa dell’ottobre 1511. Destituzione dei cardinali scismatici. Il disegno di Massimiliano di conseguire la tiara. Mala riuscita del conciliabolo francese di Pisa. La battaglia presso Ravenna nel giorno di Pasqua del 1512. OLLA indizione di un concilio ecumenico i cardinali ribelli yJ erano ormai sgominati, ancor prima che cominciassero !;t loro campagna contro Roma. L’ardito disegno di combatterli con le loro proprie armi fu un’idea tutta propria del pontefice. Dalle relazioni dell ambasciata veneziana rilevasi ch’egii aveva accarezzato quel progetto già nella primavera de! 1511 in Bologna e ne aveva preso la determinazione subito che fu resa pubblica la citazione degli scismatici in Rimini.1 Durante il viaggio di ritorno a Tlcma venne accuratamente studiato il disegno del concilio, la cui effettuazione era consigliata dal cardinale Antonio del Monte e dal Domenicano Tommaso de Vio.2 Una relazione dell’ambascia-core veneziano del 14 giugno 1511 riferisce da Tolentino, che fin d’allora venne presentata in concistoro la lettera con cui se ne dava l’annunzio. L’affissione della citazione degli scismatici in Roma avvenuta il 9 giugno non potè che confermare Giulio II suo proposito;3 ma egli non precipitò nulla. Soltanto dopo che la ’bolla fu minutamente esaminata e il tutto ben ponderato, il giorno 18 luglio egli fece quella mossa geniale, colla quale rese impotente il concilio dei cardinali scismatici prima ancora che venisse inaugurato. Con questo però non era ancora rimossa la preponi Tanza dei Francesi in Italia così pericolosa per il papato, a ti*1' 1 Saluto XII, 166, 219. 2 Hergenrother Vili, 457, 3 Sanuto XII, 243, 267.